Una porta socchiusa: fantasy ma non solo

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Alcuni fantasy nascondono ben altro: alcuni prodotti sono più bistrattati di altri. È il caso di Una porta socchiusa ai confini del sole.

Di cosa parla Una porta socchiusa ai confini del sole?

Come spesso capita in caso di prodotti giapponesi, il titolo Una porta socchiusa ai confini del sole c’entra ben poco con quello originale, e ancora meno con la sua trama. Ma di che cosa parla, esattamente?


Un fiocco per sognare una maghetta quasi dimenticata


Le origini di un cult

Il titolo originale dell’opera è Magic Knight Rayearth (Majikku Naito Reiāsu). Il suo autore è in realtà un gruppo di quattro mangaka, conosciute come CLAMP: Nanase Ōkawa, Mokona Apapa, Tsubaki Nekoi e Satsuki Igarashi. Inizialmente erano composte da undici membri al momento della loro formazione, alla metà degli anni 80: nel 1989 si ridussero a sette: nel 1993 si giunse ai quattro nomi sopracitati. Il successo arrivò senza dubbio con Magic Knight Rayearth, ma anche negli anni precedenti ebbero buoni risultati, ad esempio con il manga Tokyo Babylon.

La trama

Apparentemente la storia è molto semplice, finanche banale. Un terzetto di quattordicenni, Hikaru Shido, Umi Ryuzaki e Fu Hoji viene scelto dalla principessa Emeraude, sovrana di un regno lontano di nome Sephiro, per salvarla dal rapimento e salvare così il mondo stesso. Nel corso della storia ognuna delle ragazze ottiene delle armi, impara ad usarle e ha a disposizione uno (che poi diventeranno due, infine tre) incantesimo legato agli elementi naturali. Tutto lineare, no? Nulla che non abbiamo già visto in altri fantasy di questo tipo.

Plot twist inaspettati

Il finale della prima stagione rivela segreti e misteri celati per tutta la storia. Scopriamo qui che non c’è niente di banale nel mondo di Sephiro e nella sua principessa: ogni certezza si sgretola, non comprendiamo più chi sia il vero buono e chi il vero cattivo della situazione. Perché del resto lo sappiamo, tutto dipende da che punto di vista viene raccontata la storia.

La seconda stagione: anime e manga

La seconda stagione si ambienta poco dopo la battaglia finale, quando i Guerrieri Magici sono tornati nel loro mondo. Ci sono però sostanziali differenze tra anime e manga, compresi alcuni personaggi presenti solo nel primo.

Il manga originale

Concentrandoci sul manga, ritroviamo le ragazze alle prese con il senso di colpa dopo i fatti accaduti. Ciò le porta a desiderare di tornare nel magico mondo per tentare di rimediare, ma ciò che trovano è ben diverso dal paesaggio incantato che ricordavano. Principalmente, il mondo ormai in rovina è assediato da tre astronavi di paesi confinanti (Ootozam, Pharen, Chizeeta) che vorrebbero impadronirsi del mondo e del suo ruolo di colonna portante.

L’anime

Nell’anime esistono altri due personaggi, Devonaire e sua figlia Nova: quest’ultima è stata creata dal lato oscuro presente nel cuore della giovane Hikaru, mentre Devonaire è il risultato delle paure originate dagli abitanti di Sephiro dopo la scomparsa della principessa Emeraude. Anche il finale differisce tra le due opere: il manga rimane aperto, permettendo alle ragazze di tornare su Sephiro ogni volta che desiderano. Nell’anime, invece, dopo un anno si limitano ad osservare il mondo finalmente in pace.

I personaggi

Le protagoniste, lo abbiamo già detto, sono i tre Cavalieri Magici, Hikaru, Umi e Fu. Ma le differenze tra anime e manga si vedono anche qui, nella seconda stagione. Se infatti nel manga le tre giovani mantengono più o meno la stessa importanza, nell’anime a spiccare è senza dubbio il personaggio di Hikaru, che viene resa la vera protagonista della storia. Intorno a loro gravitano tutti gli abitanti di Sephiro: il Monaco Guida Clef, che le guida a distanza nella loro avventura, ad esempio. Plesea, bionda armaiola che vive sola nella Foresta del Silenzio con il fido Mokona. Felio, un giovane vagabondo che cela la sua vera identità. E i nemici della prima ora, dalla strega Alcione alla danzatrice Cardina, al piccolo mago Ascot, allo spadaccino Lafarga. E non dimentichiamo la principessa Emeraude, e il suo rapitore (o no?) il Sommo Sacerdote Zagart.

Le nuove entrate

Nella seconda stagione ritroviamo quasi tutti i personaggi della prima, con qualche aggiunta. Per primo il fratello minore di Zagart, Lantis, anch’egli spadaccino. Nel manga il personaggio di Plesea viene “resuscitato”, mentre nell’anime sostituito dalla sorella gemella, Sierra. Ci sono poi nuovi nemici: il piccolo equipaggio di Ootozam, formato dal comandante Eagle Vision, dal suo secondo Geo Metro e dal giovane meccanico Zazu Torque. La principessa di Pharen, giovanissima e viziata, con i suoi due consiglieri, Sanyun e Chanan. E le due principesse di Chizeeta, Tata e Tarta, esperte danzatrici.

L’adattamento italiano di Una porta socchiusa ai confini del sole

Nella sua prima edizione, il manga veniva pubblicato in Italia nel 1995, e successivamente di nuovo nel 1998 e nel 2001. La serie animata vedeva la luce invece nel 1997, e rimane a oggi come uno dei manga più censurati e modificati della storia. Fortunatamente, nel 1998 ne venne realizzata una nuova versione integrale e ridoppiata con nuove voci, anche se reperibile solo in VHS. Della stessa opera venne replicata una ristampa nel 2007, in DVD.

OAV e merchandising

Alla serie animata fecero seguito tre OAV, che impiegavano molti dei personaggi ma in una storia del tutto diversa e in un contesto diverso (sulla Terra e non su Sephiro). Anche il mondo dei videogiochi si impadronì della serie, realizzando sette videogiochi, di cui il primo per Sega Saturn, sotto forma di un gioco di ruolo. Nessuno di loro venne mai reso disponibile per il mercato italiano, limitandosi a quello giapponese. Oggi, il merchandising della serie è ancora molto ricercato, e spesso altrettanto difficile da trovare.

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