Schegge Di Paura – recensione del thriller con Richard Gere

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“Schegge Di Paura” è un thriller giudiziario del 1996, diretto da Gregory Hoblit e sceneggiato da Steve Shagan e Ann Biderman sulla base dell’omonimo romanzo di William Dahl. Il cast include Richard Gere, Laura Linney, Edward Norton, John Mahoney, Frances McDonard, Afre Woodard. Si tratta del film di debutto di Edward Norton, e per tale ruolo l’attore si fece subito notare dal grande pubblico e dalla critica, al punto da ottenere una nomination agli Oscar come miglior attore non protagonista (l’unica nomination ricevuta dal film per l’Academy Award). Il film fu un grande successo di pubblico: a fronte di un budget di 30 milioni di dollari ne ha infatti incassati ben 102.

TRAMA: Martin Vail è un avvocato difensore che opera nella contea di Chicago, fra i più pagati del posto. Ciononostante, l’uomo accetta di difendere in maniera gratuita Aaron Stampler, un ragazzino accusato di aver ucciso un religioso con numerosissime coltellate: in un primo momento lo fa solo per guadagnare di fama, ma poco a poco inizia a legarsi per davvero al ragazzo ed è persuaso della sua innocenza. La verità, tuttavia, è così complessa che nessuno se non chi ha effettivamente commesso l’omicidio può in qualche modo immaginarla…

Recensione di Schegge di Paura

Il terreno battuto da “Schegge Di Paura” è un campo che al giorno d’oggi non appartiene più al cinema: ci troviamo in un contesto da telefilm giudiziario alla “Law & Order”, e questo film potrebbe costituirne tranquillamente un episodio esteso: abbiamo il mescolarsi dell’aspetto processuale e degli affetti privati, le questioni politiche che ingarbugliano la trama, un giudice che instaura con gli avvocati esattamente lo stesso tipo di rapporto a cui il telefilm in questione ci ha abituati.

A ricordarci che ci troviamo davanti ad un’opera cinematografica è tuttavia l’alto budget, che permette di creare alcune scene decisamente spettacolari che intrattengono con potenza ed energia lo spettatore, pur non risultando minimamente il fulcro dell’opera. Al centro di tutto troviamo infatti sia personaggi molto ben scritti, profondi e realistici, che attori bravissimi, capaci di entrare in ogni singola sfaccettatura di quelle che potrebbero essere persone reali e dotati di una mimica facciale incredibile.

Durata un po’ troppo eccessiva

Un punto debole dell’opera è invece il suo essere decisamente prolissa: tergiversare sulle vicende private va bene fino ad un certo punto, ma in alcuni momenti si eccede da questo punto di vista e si perde troppo tempo con dinamiche per nulla centrali, allungando il brodo all’inverosimile. Se si mentre in conto di diluire una trama da 1 ora e 40 in ben 2 ore e 10, tuttavia, si ci renderà presto conto di trovarsi un film in cui i pregi superano di gran lunga i difetti, che saprà a poco a poco condurci verso un finale a sorpresa ma assolutamente coerente con tutto il resto dell’opera.

Tale finale riesce perfino a dare preziosi messaggi tanto all’ascoltatore quanto al protagonista, sottolineando la natura drammatica di un film che fino a quel momento aveva ricorso a tale registro soltanto in alcuni punti salienti. In definitiva ci troviamo davanti ad un film di qualità, in cui ad ogni bellissimo volto degli attori coinvolti corrisponde un grandissimo talento e non manca assolutamente nessuno degli ingredienti necessari per far breccia nel cuore del pubblico.

Come guardare Schegge di Paura

“Schegge Di Paura” andrà in onda stasera, 11 maggio 2020, in prima serata su LA7. Scopri di seguito il trailer e come guardarlo in streaming.

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