E’ possibile raccontare la storia di una delle più note star di tutti i tempi, senza scadere nel banale? Il regista americano Dexter Fletcher ci insegna che è possibile e il suo ‘Rocketman’ ne è la conferma. Rocketman è un film del 2019, che racconta la salita alla ribalta e la rovinosa caduta, con l’ingresso in Rehab, del mito di ‘Elton John’. Il musicista inglese compare, infatti, tra i produttori esecutivi. Da lui e dal paroliere e amico Bernie Taupin è composta ‘(I’m Gonna) Love Me Again‘ brano vincitore del premio Oscar per la miglior canzone originale. Rispetto al precedente lavoro di Fletcher (il pluripremiato Bohemian Rhapsody) ci troviamo davanti ad un prodotto totalmente diverso. Non parliamo di un film drammatico, ma di una pellicola che tramite la musica riesce a raccontarsi.
L’ascesa e la caduta di una star
Rocketman non è soltanto il film che Elton John ha sempre voluto per raccontare uno dei periodi più critici della sua vita, ma è un film che racconta la sua essenza. Quella di un uomo tormentato e profondamente insicuro. Non è un film trattenuto e delicato, come nel caso di Bohemian Rhapsody. Non risparmia scene di sesso, le pillole, le strisce di cocaina, e nemmeno il tentativo di suicidio. Racconta la nascita di una stella, la sua rovinosa caduta e la presa di coscienza di un uomo che si rende conto dei propri limiti.
E’ narrata, in maniera commuovente e delicata, la nascita dell’amicizia tra il giovane Elton e il paroliere Bernie Taupin (il bravissimo Jamie Bell), che si rivelerà essere il suo vero punto di riferimento. Viene raccontato l’amore bugiardo, sbagliato e immaturo tra il protagonista e il suo primo manager John Reid(Richard Madden),che si rivelerà essere la sua rovina. Vediamo un uomo che cerca approvazione dalla madre (Bryce Dallas Howard) e dal padre, che non l’hanno mai amato abbastanza.
Semplicemente, ci viene raccontata una persona che pian piano sta andando verso la propria fine. La storia è scandita dalle canzoni più famose e memorabili di Elton John. Partendo dal primo il debutto live al Troubadour, dove si esibisce in Crocodile Rock, fino all’indimenticabile videoclip di I’m Still Standing. ‘Rocketman‘ si rivela essere il biopic di cui avevamo bisogno. Colorato, esplosivo, ma allo stesso tempo intimista e riflessivo ed eccellente nel descrivere le sofferenze di un personaggio complesso come Elton John.
Rocketman: Esuberanza ed energia
Se Rami Malek è riuscito ad ottenere un Oscar per la sua interpretazione di Freddie Mercury in Bohemian Rhapsody, è impensabile che Taron Egerton non abbia ricevuto neanche una candidatura. Il giovane attore inglese, divenuto celebre grazie al ruolo da protagonista in Kingsman di Matthew Vaughn, interpretando la celebre star mostra tutto il suo talento e tutta la sua energia. Il ruolo sembra che gli sia stato cucito addosso e gli da modo di mostrare anche le sue eccellenti doti canore. La sua interpretazione sopra le righe, riesce a ricordare perfettamente quella follia ed esuberanza che fa parte di un’ artista come Elton John. Eccellente sia nelle scene drammatiche che in quelle che virano di più al musical, Egerton in questa pellicola ha mostrato un talento che nel corso degli anni potrà solo aumentare e consolidarsi.
Ottima performance anche quella di Jamie Bell (Bernie Taupin), il bambino prodigio di Billy Elliot, e di Richard Madden. L’attore, divenuto celebre per il ruolo di Robb Stark ne ‘Il Trono di Spade’ ci mostra un personaggio carismatico quanto meschino(John Reid).
Rocketman: una rivoluzione del biopic?
Il film, a differenza di Bohemian Rhapsody, non si è posto nessun limite. In questo ha influito la presenza nel progetto dello stesso Elton John e del marito David Furnish che hanno avuto un ruolo fondamentale in fase di produzione. Il film non vuole essere un film drammatico ma un viaggio nella mente del protagonista, tramite le sue canzoni. I momenti musicali non sono solo confinati alle esibizioni ma si insinuano nella vita del protagonista creando l’effetto di un musical di Broadway. Ed era forse proprio questo l’obiettivo, raccontare una vita dal punto di vista di chi quella vita l’ha vissuta, senza censure o limitazioni.
I costumi, le scenografie le coreografie sono eccezionali e capaci di trasportarti in un mondo fatto di lustrini ed allucinazioni. Il film da l’idea di essere un enorme flashback del protagonista che racconta la propria vita nel momento in cui si rende conto di aver bisogno di aiuto. La Rehab, è l’ inizio e la fine. L’elemento che collega il ‘vecchio Elton’ al ‘nuovo Elton’. Questo cambiamento all’interno del film è sancito da una scena, già diventata cult, nel quale viene riproposta la nascita del videoclip di ‘I’m Still Standing’.
Il film va gustato, capito e non sottovalutato. Una pellicola che è una colorata e folle rivoluzione in un genere che negli ultimi anni sta diventando sempre più stantio e poco innovativo. Molto probabilmente siamo davanti ad un cambiamento rivoluzionario. Un nuovo modo di vedere i biopic, non più come semplici racconti di vite che hanno segnato la storia, ma come un qualcosa che ci da modo di conoscere e di comprendere personaggi che abbiamo sempre definito lontani da noi.
Il film è attualmente disponibile su Amazon Prime Video.