Reflection: il film sulle torture russe agli ucraini nel 2014

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Reflection

Dopo Atlantis, presentato nella sezione Orizzonti a Venezia 76, Valentyn Vasyanovych è tornato al Lido, in concorso, con Vidblysk (Reflection). Il regista ucraino ha raccontato ancora una volta la Guerra del Donbass, conflitto scoppiato nel 2014.

Cosa si vede in Reflection?

Dure immagini di torture da parte di russi ad ucraini. Sequenze davvero crude in REFLECTION di Valentyn Vasyanovych, ucraino, che evocava lo scontro diplomatico-militare tra Russia ed Ucraina, iniziato nel febbraio del 2014 per il controllo della Crimea e della regione del Donbass.

Reflection: sinossi

Il chirurgo ucraino Serhiy (Roman Lutskyi) è impegnato con i feriti del paese provenienti dal fronte russo prima di venire direttamente coinvolto nel conflitto ed essere catturato dalle forze militari nemiche.

Le torture

Torturato, umiliato, costretto ad assistere a violenze e crimini non compatibili con il concetto stesso di umanità, riesce a sopravvivere e fare ritorno dall’ex-moglie e dalla figlia per provare a ricominciare a vivere.

Valentyn Vasyanovych

“Avevo deciso che per questo film avrei scelto attori non professionisti che avessero avuto esperienza in prima persona di operazioni militari e che avessero partecipato alla guerra – ha detto – . È stata così una grande soddisfazione quando, alla premiere in Ucraina, tra i soldati presenti molti hanno confermato l’autenticità delle scene”.

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