La prima serata di Sanremo 2020 si è appena conclusa: 12 dei BIG in gara hanno presentato ufficialmente i loro brani inediti sul palco delL’Ariston, mentre 2 coppie di nuove proposte si sono sfidate nel contendersi i posti a loro disposizione per quella che sarà la finale della loro categoria, prevista per venerdì.Riportiamo di seguito le pagelle di PeriodicoDaily per questa serata, riguardanti sia i VIP in gara che coloro che sperano di diventarlo attraverso questa esperienza.
Sanremo 2020: la scaletta di tutte e cinque le serate
Sanremo 2020: tutti i cantanti e le canzoni in gara – Testi
Sanremo 2020, la classifica della prima serata
Prima serata di Sanremo 2020: le pagelle
1. Irene Grandi: il tempo non sembra essersi fermato da quando nel 2000 sfiorò la vittoria con “La Tua Ragazza Sempre”, oggi Irene canta “Finalmente Io” ed è pronta a ripredersi ciò che le è stato tolto 20 anni fa. Voto: 8.
2. Marco Masini: un Marco abbastanza sottotono vocalmente porta un brano fortemente pop, che non nasconde la sua anima da classico pezzo cantautorale all’italiana. Non brutta, ma si potrebbe fare decisamente di meglio. Voto: 5,5
3. Rita Pavone: 48 anni per sentire cantare un bel Niente… brava, ti sei rimessa in gioco, ma ahimè il gioco è bello quando dura poco e fortunatamente il tuo è finito. Voto 4
4. Achille Lauro. Con un’immagine queer mai vista prima sul palco di Sanremo, Achille si sveste dei panni di rapper e canta un brano pop, orecchiabile ed energico, eseguendo anche una performance vocale molto superiore rispetto a quella dello scorso anno. Perfetto per l’Eurovision. Voto: 7,5.
5. Diodato: “Fai Rumore” si intitola la canzone, ma di rumore ne esce gran poco… Bella esibizione vocale, la canzone cresce nel finale ma nulla di ch Voto 7-.
6. Le Vibrazioni. La penna di Roberto Casalino un brano decisamente solido, ben cantato da un Francesco Sarcina pronto a riscattarsi dopo un recente Sanremo meno esaltante da questo punto di vista. La canzone è molto radiofonica, potrebbe funzionare dopo il Festival. Voto: 8.
7. Anastasio: Con un’energia palpabile, che fonde rock e rap con grande potenza, Anastasio forgia un’altra canzone che funzionerebbe molto bene anche in Europa. Performance ottima sia vocalmente che scenicamente. Voto 8,5.
8. Elodie: permeata completamente dallo stile lirico di Mahmood, Elodie è la vera popstar di questa edizione. Presenza scenica travolgente a dir poco, vocalmente perfetta e con una canzone fortissima, molto adatta a lei che potrà funzionare bene nelle radio. Molto meglio dei suoi ultimi pezzi. Voto: 9.
9. Bugo e Morgan: molto più pop di quanto non ci si potesse aspettare, il duo propone una canzone orecchiabile ma che comunque sa abbastanza di già sentito. Si poteva fare di meglio, ma anche di peggio. Performance discreta. Voto: 6,5.
10. Alberto Urso. Bravissimo vocalmente, Alberto ha un classico pezzo sanremese ma con un ritornello molto potente. Giusto compromesso fra il suo essere un tenore ed il doversi rivolgere al pubblico generico del Festival. Ottimo lavoro. VOTO: 7.
11. Riki. Classico brano pop senza infamia e senza lode con cui si tenta di valorizzare un interprete che tutto è fuorché che bravo. Riki è sicuramente migliorato vocalmente, ma questo non basta per lasciare il segno. Voto: 4.
12. Raphael Gualazzi. Un brano energico, forte e potente viene eseguito con maestria da un interprete molto capace vocalmente. La performance vocale di Gualazzi è stata ottima, e per la parte scenica ha fatto benissimo a farsi aiutare dai musicisti. Un bel brano ballabile che può funzionare benissimo anche dopo Sanremo. Voto: 8,5.
Giovani:
- Eugenio in Via di Gioia con Tsunami, un brano molto potente ed energico, che sperimenta tanto nella produzione quanto a livello lirico: in altre parole qualcosa che può funzionare benissimo dopo Sanremo. . A livello scenico i ragazzi sono molto carismatici, soprattutto il leader, e la performance vocale è veramente strabiliante. VOTO: 9.
2. Tecla con “8 Marzo”. Bellissima ragazza, bel look, timbro soffice e limpido ed ottima performance vocale. Grande potenziale considerando che ha 16 anni, ma la canzone è un no: troppo classica, sa di già sentito, testo carino ma a livello melodico ed interpretativo annoia. Veramente assurdo che sia stata lei a vincere contro i precedenti. VOTO: 5.
3. Fadi con “Due Noi”: anche lui canzone molto classica, ma il timbro meno limpido rende l’effetto sicuramente più efficace a livello radiofonico. Il problema è che passando per il palco di Sanremo, il giovane cantautore dimostra grandi limiti a livello vocale, prendendo stecche allucinanti soprattutto sul finale. Canzone carina, è vero, ma la presentazione è davvero troppo scadente per questo palco. VOTO: 5.
4. Leo Gassmann con “Va Bene Così”. Canzone un attimo troppo classica e che poteva essere scrittta meglio, ma con un ritornello molto forte che la rende perfetta per le radio e potrebbe dare lo slancio definitivo. La performance è stata perfetta sul piano vocale che sul piano scenico: del resto Leo Gassmann conosce bene i palchi televisivi, e ormai sa bene come domimarli. VOTO: 7, 5.
LEGGI ANCHE LA SCALETTA DELLA SECONDA SERATA