Attualmente, Roberto Benigni è nelle sale cinematografiche nei panni di Mastro Geppetto, un’interpretazione svolta sotto la regia di Matteo Garrone nell’ennesima versione cinematografica di “Pinocchio” (QUI PER APPROFONDIRE). Questa non è la prima volta che l’attore si misura con la storia di Pinocchio: nel 2002, infatti, Benigni non solo ha interpretato il ruolo del burattino in un altro film, ma ha anche diretto, sceneggiato e prodotto tale opera. Si trattò del suo primo film dopo il successo mondiale (e la vittoria di un Oscar) per “La Vita è Bella“: il risultato fu un budget enorme ed una buona distribuzione internazionale per il film, un’opera che però era un po’ meno fedele al romanzo originale rispetto al più recente film di Garrone. Ma quali sono le differenze fra il Pinocchio di Benigni ed il Pinocchio originale di Collodi? Vediamolo insieme.
Pinocchio di Benigni VS Pinocchio di Collodi: le differenze
Innanzitutto, una differenza fra il film ed il romanzo è sul piano visivo: Benigni è un adulto mentre Pinocchio dovrebbe essere un bambino, e lo stesso vale per Kim Rossi Stuart, che interpreta Lucignolo. I ruoli sono pur sempre quelli di bambini anche nel film, certo, ma l’aspetto no: una scelta molto particolare che ha il suo perché sul piano visivo. Ma le differenze fra il Pinocchio di Benigni ed il Pinocchio di Collodi sono ben visibili anche a livello di trama: di seguito un elenco.
- Nel libro il pezzo di legno che diventerà Pinocchio viene donato da Mastro Ciliegia a Mastro Geppetto. Nel film Geppetto lo trova invece per strada, e Ciliegia non è nemmeno presente nell’opera.
- Nel libro non viene specificato di che legno si tratta, mentre nel film viene indicato chiaramente come si tratti di legno di pino.
- Nel libro il primo incontro con Lucignolo avviene a scuola, nel film durante l’arresto del simpatico burattino.
- Nel libro Mangiafuoco vorrebbe utilizzare Pinocchio come legna da ardere per cuocere della carne di montone, nel film vorrebbe invece mangiarlo – il che cozza col suo essere un burattino, creando lo stesso effetto di non-sense voluto che viene generato anche dalla presenza di bambini con le sembianze di adulti.
- Molti particolari un po’ più macabri circa il Gatto e la Volpe, come la loro condizione di “falsi invalidi”, vengono omessi. Lo stesso viene fatto con alcuni particolari riguardanti il suo arresto nel regno di “Acchiappacitrulli” e le sue vicissitudini con un contadino, visibilmente esemplificati e resi più adatti ad un pubblico infantile.
- Nel film il grillo parlante esegue azioni che nel romanzo spettano invece ad altri personaggi: il grillo avvisa Pinocchio delle ragioni che stanno causando la sua trasformazione in somaro e del crimine commesso da Gatto e Volpe, due atti che nel libro vengono compiuti rispettivamente da una Marmotta ed un Pappagallo.
- Nel film il proprietario del circo ordina ai suoi pagliacci di annegare Pinocchio-asino dopo che questi si è ferito ad una gamba, mentre nel libro si occupa personalmente della faccenda.
- Le vicende nello stomaco del pesce-cane sono abbastanza differenti rispetto al libro, sia in una fase iniziale in cui Pinocchio si finge un tonno temendo la collera nel padre, sia nella sequenza comica finale in cui il burattino sottrae al padre il suo parrucchino. Nel romanzo, invece, un tonno c’era per davvero: una volta fuggiti dalle fauci della famelica bestia, Pinocchio e Geppetto riescono a raggiungere la riva proprio perché il grande pesce li trasporta sulla sua groppa.
Come vederlo
Il Pinocchio di Benigni torna in TV questa sera, 6 gennaio 2020, in prima serata su Canale 5. L’opera non è visionabile in streaming su piattaforme ufficiali, ma è acquistabile in DVD. Di seguito il trailer.