Nuova docuserie televisiva: L’importanza di ”Iron dome”

Il famoso sistema d'arma mobile per la difesa antimissile sviluppato dalla Rafael, ma come scrive Kathryn Shihadah tralascia i dettagli cruciali su come l’arma viene utilizzata e su chi l’ha finanziata.

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Israele

In arrivo una nuova docuserie televisiva prodotta in Israele, definisce la storia del sistema missilistico Iron Dome, ovvero il sistema ‘cupola di ferro’. Il famoso sistema d’arma mobile per la difesa antimissile sviluppato dalla Rafael, ma come scrive Kathryn Shihadah tralascia i dettagli cruciali su come l’arma è utilizzata e su chi l’ha finanziata.

In arrivo una nuova docuserie televisiva prodotta in Israele, definisce la storia del sistema missilistico Iron Dome, ovvero il sistema ‘cupola di ferro’. La serie racconta la storia dello sviluppo ed uso del sistema di difesa finanziato dagli Stati Uniti, un sistema di estensione del complesso militare-industriale americano. Qual è il suo obiettivo? Conosciamo la sua utilità nell’intercettare i razzi esterni, sicuramente questi fattori assumono un ruolo nell’industria della difesa israeliana. Un’impresa che trae profitto dalle sofferenze dei palestinesi costretti a vivere ancora sotto il controllo del colonialismo moderno.

Nuova docuserie televisiva: Rivolta dei palestinesi?

Nella nuova docuserie televisiva rappresenta tutti i palestinesi, oppositori della loro oppressione sistemica in uno scenario da Davide contro Golia, resistendo alle diverse occupazioni. L’Israele che vanta uno dei più grandi eserciti al mondo, utilizza le armi più moderne e sofisticate del pianeta per terrorizzare le sue vittime. Viene proposta l’unione con il dominio statunitense dell’industria globale della armi. La serie della durata di tre ore intitolata ”Iron Dome” è rappresentata in anteprima mondiale il mese scorso in ebraico su Izzy, una piattaforma definita come ”il nuovo modo di scoprire Israele”.

La negazione dei fatti

La nuova docuserie è pronta a riflettere gli ultimi vent’anni tra i nemici Israeliani nella città di Sderot, dinanzi ad un governo che sembra esserne indifferente. Il primo razzo viene lanciato da Gaza nel 2001 ed è il primo missile mortale nel 2004. Le cose subiscono un cambiamento, nel 2007 vengono uccisi nove israeliani e un ferito, a quel punto il governo israeliano sviluppa un sistema di difesa missilistica: L’Iron Dome. Nel 2008 Israele attacca brutalmente Gaza, nella speranza di porre fine ai razzi e alla morte degli israeliani. La serie ”Iron Dome” non fa riferimento a queste statistiche, né divulga la fonte del risentimento palestinese: essere confinati illegalmente a Gaza e sotto occupazione dal 1967.

Il disagio della popolazione israeliana

Gaza è la più grande prigione a cielo aperto del mondo, con una densa popolazione di quasi due milioni di persone senza possibilità di andarsene. Israele mantiene il controllo completo del suo confine e nemmeno le forniture umanitarie, gli osservatori delle ONG e i giornalisti possono entrare. Un blocco in atto dal 2007 limita gravemente l’accesso degli abitanti di Gaza a cibo, medicinali e prodotti di prima necessità. I suoi due milioni di abitanti sono alle prese con la malnutrizione, elettricità e nessuna aspettativa. I tassi di suicidio sono aumentati a un ritmo allarmante. Gli israeliani intervistati nella serie appaiono inconsapevoli di queste realtà, i cittadini ebrei israeliani sono all’oscuro della realtà dell’occupazione. La docuserie ”Iron Dome” discute dell’invisibilità delle persone oppresse sotto il gioco del complesso militare-industriale statunitense.

Nuova docuserie televisiva: La dottrina Dahiya

La dottrina israeliana Dahiya: ”l’uso sproporzionato della forza”, come dimostrato nell’incursione del 2008, è parte integrante della strategia di guerra del paese sin dalla sua nascita. La Dahiya provoca la morte di migliaia di civili innocenti, così come la distruzione di scuole, ospedali, edifici delle Nazioni Unite, infrastrutture vitali e interi quartieri. A installazione quasi ultimata di ”Iron Dome”. il sindaco di Sderot dichiara: ”L’Iron Dome è un deterrente. Per risolvere il problema con Gaza, abbiamo bisogno di una politica. O usare tutte la nostra potenza in un’operazione militare e sradicare il problema, o lottare per la pace con tutte le nostre forze”.

Nella nuova docuserie televisiva, non solo Israele sta pregiudicando le vendite di armi statunitensi, ma non sempre rispetta le regole. Nel 2018 Israele invade i sistemi d’arma di fabbricazione americana in Croazia, senza il permesso degli Stati Uniti.

Nuova docuserie televisiva: Qualcosa di ”eccessivo”

Nel 1993 i palestinesi vengono disarmati, l’esercito israeliano costruisce un enorme arsenale di armi da usare contro di loro, in ampia parte grazie agli aiuti statunitensi. La resistenza palestinese contro l’occupazione israeliana consiste quasi interamente in razzi artigianali e palloni incendiari provenienti da Gaza e occasionali attacchi individuali con coltelli da parte di qualche residente frustrato della Cisgiordania. Il narratore della docuserie ”Iron Dome” descrive i razzi di Gaza come ”fatti di tubi di metallo rubati del diametro di una lattina di Coca-Cola, solo un pezzo di metallo volante” imbottito di fertilizzante che i palestinesi di Gaza asciugano al sole sui tetti delle loro abitazioni.


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