Nelle sale dal 28 marzo il nuovo film di Cristiane Oliveira “Fino alla fine della Musica”

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Nelle sale dal 28 marzo il nuovo film di Cristiane Oliveira “Fino alla fine della Musica” – Premio Miglior regia al Bergamo Film Meeting. Si tratta di una favola umana contemplativa ambientata in Brasile che parla in talian (una derivazione del dialetto veneto). Andiamo ad approfondire.

“Fino alla fine della Musica” nelle sale dal 28 marzo

Nelle sale dal 28 marzo arriva il nuovo film di Cristiane Oliveira “Fino alla fine della Musica” – Premio Miglior regia al Bergamo Film Meeting. Si tratta di una favola umana contemplativa ambientata in Brasile che parla in talian (una derivazione del dialetto veneto).

Arriva nelle sale italiane il prossimo 28 marzo dopo la calorosa accoglienza al 42° Bergamo Film Meeting, dove ha vinto il Premio per la Miglior Regia, Fino alla fine della Musica di Cristiane Oliveira, prodotto da Solaria Film e Okna producoes. Il film sarà distribuito al cinema da Lo Scrittoio e Solaria Film.
Scritto e diretto da Cristiane Oliveira – regista i cui film sono stati proiettati in più di 60 festival internazionali (vincitrice della miglior sceneggiatura al Valencia IFF, del premio della critica al São Paulo IFF e il premio per la migliore regia al Rio IFF) – Fino alla fine della Musica è la storia di Chiara (Cibele Tedesco) e Alfredo (Hugo Lorensatti), un’anziana coppia sposata che vive la propria vita un giorno alla volta in quella che sembra essere una rinata monotonia dopo la morte del figlio. Questo stato di sospensione viene interrotto quando anche un altro figlio decide di andare via di casa e Chiara, dopo aver parlato col fidanzato (Nicolas Vaporidis) della figlia della cugina, si avvicina alla
filosofia buddista. A questo punto la donna si convince che una piccola tartaruga che il marito ha portato a casa qualche giorno prima, e con cui viaggia in macchina, possa in realtà essere la reincarnazione del figlio deceduto. Per questa ragione sceglie di accompagnare Alfredo durante i suoi consueti viaggi come venditore per i bar di Serra Gaúcha e questa nuova situazione la porta a scoprire i segreti del marito e a rivalutare le sue concezioni nei confronti della vita, della morte, della religione e dei peccati.

“Fino alla fine della Musica” Premio Miglior regia al Bergamo Film Meeting

La giuria internazionale della 42ª edizione del Bergamo Film Meeting, composta da Michelangelo Frammartino (regista), Vaida Kazlauskaitė (project coordinator European Film Forum Scanorama – Vilnius) e Paola Raiman (critica cinematografica e selezionatrice per Entrevues Belfort Film Festival) ha motivato l’assegnazione del premio alla Miglior Regia nel modo seguente: Cristiane Oliveira concepisce un inedito slow road movie: una coppia di anziani e una testuggine d’acqua a bordo di una vecchia Ford del Rey familiare si muovono al confine tra Brasile e Argentina, tra risonanze linguistiche provenienti da terre tra loro lontane (portoghese misto a dialetto veneto) in squilibrio tra location e corpi reali, da una parte, e finzione, dall’altra. Il film è un viaggio a cavallo tra verità storica e sospensione magico-religiosa, in un mondo che ci risulta familiare ed estraneo allo stesso tempo, e che alla fine intercetta la vita nella sua purezza.

Come sottolinea Cristiane Oliveira, dopo le elezioni brasiliane del 2018 vinte dall’estrema destra, è fiorita una morale cristiana molto vicina al populismo fascista. Ed è la religione, appunto, uno dei cardini del film: vengono affrontate le questioni della morte di un figlio, della solitudine, del desiderio di andare avanti e, al tempo stesso, del non voler dimenticare. Il tutto sempre con un occhio rivolto
la prospettiva cristiana.
Peculiarità di “Fino alla fine della Musica” è la scelta delle lingue usate. La maggior parte dei dialoghi, infatti, sono in talian (o dialetto talian), una lingua brasiliana ufficialmente riconosciuta nel 2014 a base veneta formata dall’incontro tra il portoghese e le lingue degli immigrati del nord Italia arrivati in Brasile nel XIX secolo.
La regista ha deciso di raccontare questa storia spinta dalle domande: Cosa può scuotere un amore durato una vita? Cosa supera i limiti della nostra tolleranza? Cristiane Oliveira ha scelto di rappresentare una storia che parte dal piccolo per ampliare il discorso in una maniera più profonda, andando a mescolare un racconto intimo, che sfrutta momenti di sottile umorismo e realismo magico, a tematiche ben più profonde. Come evidenzia la stessa regista “il film segue il viaggio di una donna matura, Chiara, che cerca di trovare qualcosa di nuovo in cui credere attraverso una favola umana contemplativa che indaga l’etica e la complessità dell’amore”.

“Fino alla fine della Musica” in anteprima europea alla Mostra Concorso della 42a edizione di Bergamo Film Meeting

Proiezione ufficiale: giovedì 14/03 ore 20:00, Auditorium, Piazza della Libertà
Replica: venerdì 15/03 ore 22:30, Sala dell’Orologio, Piazza della Libertà
AL CINEMA DAL 28 MARZO 2024.

Cast artistico e tecnico


Regia Cristiane Oliveira
Sceneggiatura Cristiane Oliveira
Fotografia Julia Zakia
Montaggio Tula Anagnostopoulos
Musiche Ginevra Nervi
Prodotto da Aletéia Selonk – Emanuele Nespeca – Cristiane Oliveira.

Con la partecipazione di:


Cibele Tedesco
Hugo Lorensatti
Nicolas Vaporidis
Elisa Volpatto
Teti Tedesco
Tamara Zanotto
Jonas Piccoli
Cleri Pelizza
Magali Quadros
Guilherme Rachel
Eduardo Luís Segabinazzi
Valderes Antônio Formigheri
Alexandre Lazzari
Luiza Helena Dias.


Titolo originale

Até que a Música Pare.


Titolo internazionale


Until the Music is Over.

Titolo italiano


Fino alla fine della musica.


Info tecniche

Fiction
Drama
97 min
2023
DCP Screening format: 2k
Aspect: 1:85
Sound: 5.1
Lingue: Talian (dialetto Veneto parlato in Brasile), Portoghese, inglese, italiano
Location: Antônio Prado, Nova Roma do Sul, Nova Bassano and Veranópolis (Città del Rio
Grande do Sul, Brasile).

Logline


Chiara è la matriarca di una famiglia di discendenti italiani, che si è disgregata. Dopo che il figlio minore si è trasferito, decide di accompagnare Alfredo, suo marito, nei suoi viaggi come venditore nei bar di Serra Gaúcha. La loro fiducia reciproca viene meno quando Chiara scopre la vita di Alfredo e lui capisce che lei nasconde qualcosa. Una tartaruga e dei mazzi di carte metteranno alla prova la loro relazione cinquantennale.


Sinossi di “Fino alla fine della Musica”


Dopo che il figlio minore di Chiara e Alfredo se ne va di casa, la donna si trova ad affrontare la solitudine. I ricordi del figlio maggiore, scomparso un anno prima, ricominciano a tormentarla. Alfredo è un venditore ambulante. Chiara è una casalinga. La vita quotidiana della coppia, sposata da più di 50 anni, si svolge tra gli altopiani del Brasile meridionale.
L’influenza della cultura dei coloni italiani è ancora molto presente nella regione e nelle loro vite, dato che entrambi sono di origine italiana.
Una sera Alfredo arriva portando in grembo una bacinella con dentro una tartaruga – un regalo che ha vinto da un cliente per fargli compagnia durante i viaggi. Chiara non riesce a crederci. Gelosa, ascolta Alfredo che le spiega tutto quello che già sa sulle tartarughe.
Durante un pranzo da una cugina che ha invitato la famiglia perché la figlia è arrivata dall’Italia con un nuovo fidanzato italiano, Chiara siede proprio di fronte a lui, che è per altro buddista. Albertina mette in dubbio le sue convinzioni rispetto a quelle cattoliche e chiede
se è vero che i buddisti credono che gli spiriti delle persone possano reincarnarsi negli animali. Lui conferma che il buddismo affronta l’argomento e la cosa suscita in Chiara un forte interesse. Il profondo desiderio di avere accanto il figlio defunto le fa credere che
possa essersi reincarnato nella tartaruga. Nasconde questa convinzione al marito, ma decide di accompagnare Alfredo nei suoi viaggi come venditore nei piccoli bar delle colline.
Insieme, riscoprono se stessi e le loro radici. Un giorno, Chiara viene a conoscenza di un segreto di Alfredo. Scopre che il suo prodotto più richiesto – i mazzi di carte da gioco – viene venduto senza scontrino. Ne emerge un’intera cultura: quella degli immigrati italiani la cui
più grande fonte di divertimento erano le carte da gioco che devono essere sempre nuove per fare in modo che non sia possibile barare. Influenzata dalla notizia dell’arresto di politici brasiliani per evasione fiscale, Chiara è turbata. Durante un litigio sulle irregolarità nella
contabilità di Alfredo, viene svelato anche il suo segreto sulla tartaruga. L’amore di una vita viene scosso e la distanza che si crea tra loro sarà superata solo con la presenza della morte e di un ignaro poliziotto.

Stills

NOTE DI REGIA


Cosa può scuotere un amore durato una vita? Cosa supera i limiti della nostra tolleranza? Con queste domande è nata la sceneggiatura di questo film, una storia di fantasia ispirata a eventi reali. I problemi etici del nostro Paese affondano le radici nel processo di colonizzazione, ma dopo le elezioni presidenziali brasiliane del 2018, che hanno dato potere ai politici di estrema destra, è fiorita una morale cristiana molto vicina al populismo fascista. Molte famiglie sono state distrutte a causa della difficoltà di dialogare sui diritti umani fondamentali. Ma cosa è
giusto?
In “Fino alla fine della musica” sono state collocate tali questioni nell’intimità di una coppia di anziani, con tocchi di realismo magico e un sottile umorismo ispirato dalla consueta ironia critica della comunità ritratta: i discendenti dei coloni italiani. Un popolo cattolico che si è
stabilito nell’estremo Sud del Brasile e che parla il Talian, una lingua formata dalla mescolanza del portoghese con le lingue parlate dagli immigrati italiani giunti in Brasile alla fine dell’Ottocento. Avendo questi elementi come sfondo, Fino alla fine della musica segue il
viaggio di una donna matura, Chiara, che cerca di trovare qualcosa di nuovo in cui credere attraverso una favola umana contemplativa che indaga l’etica e la complessità dell’amore.

Cristiane Oliveira – Regista

Nata a Porto Alegre (Brasile), Cristiane Oliveira ha diretto i lungometraggi Mulher do Pai (Brasile-Uruguay, 2016), A Primeira Morte de Joana (Brasile-Francia, 2021) e Até que a Música Pare (Brasile-Italia, 2023). Insieme hanno ricevuto più di 30 premi, tra cui il FIPRESCI Award all’Uruguay International Film Festival, il Global Vision Award al Cinequest Festival (USA), la migliore sceneggiatura al Valencia IFF, il premio della critica al São Paulo IFF e il premio per la migliore regia al Rio IFF. I suoi film sono stati proiettati in più di 60 festival, come i prestigiosi
festival cinematografici di Berlino, Goa (India) e Guadalajara, oltre ai tradizionali festival di nicchia come il NewFest LGBTQ+ NY e l’IFF Junior di Stoccolma. Nella fase di sviluppo, i suoi progetti sono stati selezionati per laboratori internazionali come Berlinale Talents Script Station, Produire au Sud (Nantes), Eave on Demand e Berlinale Co-Production Market.

SOLARIA FILM
Nasce nel 2013 per produrre documentari: dalla biografia di Dacia Maraini, Io Sono Nata Viaggiando di Irish Braschi, a quella della pittrice Carmengloria Morales, Entierro di Maura Morales Bergmann, menzione speciale fotografia al 15° Biografilm Festival 2019. Passando – per citarne solo alcuni – da Redemption Song di Cristina Mantis, vincitore del premio Rai Cinema alla prima edizione di Visioni dal Mondo, fino ad Arrivederci Saigon di Wilma Labate presente alla 75° Mostra del Cinema di Venezia e in cinquina ai David di Donatello 2019.
Cura e realizza per Discovery la serie tv dal titolo Due rugbisti e una meta. Il primo film di finzione però non tarda ad arrivare con la coproduzione con la Svizzera dal titolo 7 Giorni di Rolando Colla, e vede negli anni la produzione di titoli come Il Banchiere Anarchico di Giulio Base, White Flowers, di Marco De Angelis e Antonio Di Trapani, Quello che non sai di me di Rolando Colla; infine con il cortometraggio Da Lassù di Teresa Paoli, presentato al Giffoni Film Festival 2018 e ospite al Festival internazionale di cinema per ragazzi Cinekid di
Amsterdam, comincia la linea editoriale per ragazzi che culmina nel 2020 con il film GlassBoy per la regia di Samuele Rossi vincitore del ECFA award 2020 al BlackNight Film Festival. Nel 2022 insieme a Rai documentari e Peakock film realizza il documentario “Due
con” sulla vita e i successi nel canottaggio dei fratelli Abbagnale. Nel 2023 produce “La sera di tutti i giorni”, il nuovo film di Felix Tissi, una coproduzione Italia/Svizzera con Peacock Film. Sempre del 2023 la produzione, insieme ad Echivisivi, del documentario Dino
Meneghin. Storia di una leggenda sul più grande giocatore italiano di basket di tutti i tempi.


OKNA PRODUCOES
Okna Produções è una società di produzione fondata da Aletéia Selonk nel 2006 e da allora ha prodotto sette lungometraggi, 20 cortometraggi, 16 mediometraggi e 4 serie che hanno vinto più di 70 premi in tutto il mondo. Con sede a Porto Alegre, si distingue per essere stata selezionata per partecipare ai più importanti eventi specializzati nell’inserimento di progetti nel mercato internazionale e per essere una delle più prolifiche case di produzione del sud del Brasile.


LO SCRITTOIO
Lo Scrittoio è una società attiva da anni nel settore del cinema d’autore e dell’audiovisivo ed offre servizi integrati per la promozione e la distribuzione, affiancando modalità distributive innovative a quelle tradizionali. Ha distribuito opere di maestri del cinema come Peter Greenaway (Goltzius and the Pelican Company e Nightwatching), Lech Majewski (Valley of the Gods insieme a CG Entertainment), Terrence Malick (Voyage of Time), Tsai Ming Liang (Days) insieme a Double Line. Attento alle opere prime e al cinema della realtà Lo Scrittoio
ha distribuito tra gli altri: Noi non siamo come James Bond di Mario Balsamo e Guido Gabrielli, Non lo so ancora di Fabiana Sargentini, 7 Giorni di Rolando Colla, Babylon Sisters di Gigi Roccati, Karenina & I di Tommaso Mottola, Noi ce la siamo cavata di Giuseppe Marco
Albano, Le proprietà dei metalli di Antonio Bigini. Di prossima uscita La Seconda Vita di Vito Palmieri, La Pitturessa di Fabiana Sargentini, Flora di Martina De Polo.

https://spettacolo.periodicodaily.com/i-40-anni-di-notte-prima-degli-esami/

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