“More Heroes” – Riflettori sul Punk: Negazione

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I Negazione

“More Heroes” è una rubrica dedicata alla scoperta dei più grandi nomi che hanno fatto la storia del punk, molti dei quali non conosciuti adeguatamente come meriterebbero. Oggi i riflettori sono puntati sui Negazione.

La più celebre band hardcore punk italiana

Di tanti nomi che caratterizzano la scena hardcore punk nostrana, quello dei Negazione è da considerare il più celebre, autori di una musica compatta, violenta e dagli accenni metal, tuttavia non priva di aperture melodiche e supportata da testi fortemente evocativi e originali. Nati a Torino nel 1983, vedevano tra i loro membri ex componenti di gruppi quali 5° Braccio e Declino. Il nucleo principale era composto dal cantante Guido “Zazzo” Sassola, dal chitarrista Roberto “Tax” Farano e dal bassista Marco Mathieu. Diversi sono stati i batteristi che si sono alternati nelle file del gruppo.

Gli anni ’80

La prima prova discografica dei Negazione è da ricercare in uno split tape assieme ai Declino dal titolo “Mucchio Selvaggio” del 1984, mentre l’anno successivo due sono gli EP autoprodotti pubblicati: “Tutti Pazzi” e “Condannati a Morte Nel Vostro Quieto Vivere”. Per quest’ultimo arriva alla batteria l’ex Upset Noise Fabrizio Fiegl, ultimo tassello della formazione più nota della band. Dopo diversi tour in giro per l’Italia, Danimarca e Germania, nel 1986 registrano nei Paesi Bassi il loro primo LP dal titolo “Lo Spirito Continua”. Si tratta di uno degli album hardcore punk italiani più belli e celebri di sempre. Nel 2015 verrà inserito nell’elenco dei 100 album italiani più belli secondo la rivista Rolling Stone alla posizione numero 69.

La copertina de “Lo Spirito Continua”.

Con Fiegl alla batteria i Negazione realizzano l’EP “…nightmare” (1987) e l’LP “Little Dreamer” (1988) con cui la band si lega all’etichetta tedesca We Bite Records. L’ultimo concerto di questa formazione è però del giugno 1987 a Bologna, data celebre in quanto suonarono con loro due band che in quello stesso anno cessarono di esistere: gli Indigesti e i Cheetah Chrome Motherfuckers. Seguiranno altri due lavori nel 1989, gli EP “Sempre In Bilico” e “Behind The Door”, quest’ultimo totalmente in inglese.

Gli anni ’90

L’ultimo lavoro pubblicato dai Negazione è l’LP del 1990 “100%” inciso con alla batteria Giovanni “Jeff” Pellino, ex Impact, che lascerà il gruppo l’anno seguente. In seguito diverrà celebre prima in ambito rap e poi pop con il nome d’arte di Neffa. Nel 1991 la band raggiunge il suo apice suonando al Monsters Of Rock svoltosi a Modena assieme a gruppi quali Metallica e Ac/Dc. Ma nonostante un risultato così alto per un gruppo hardcore, decidono di chiudere la sua avventura nel luglio del 1992.

Il logo della band.

Dopo lo scioglimento

Negli anni a seguire diverse raccolte sono state pubblicate. Le più interessanti da segnalare sono “La Nostra Vita” (2017), un box edito dalla Contempo Records contenente tutta la loro discografia, più poster e t-shirt e “Il Giorno Del Sole” (2012) che allega un libretto scritto da Tax, Mathieu e Zazzo sul periodo della band con in formazione Fiegl alla batteria e a lui dedicato a seguito della sua scomparsa nel 2011 causata da un’arresto cardiaco. Subito dopo la sua uscita dai Negazione assunse il nome d’arte di Dj Fabri e collaborò a realtà della scena rap quali Vibra Sound System e Sangue Misto (di cui fece parte lo stesso Neffa).

Per quanto riguarda le carriere dei singoli componenti, Tax nel 1996 entra nella band Angeli. Precedentemente aveva collaborato per un anno coi Fluxus assieme a Mathieu. Quest’ultimo in seguito intraprende la carriera giornalistica collaborando per la rivista Rumore, GQ e La Repubblica.

Nel luglio del 2017 Mathieu finisce in coma in seguito ad un incidente stradale, condizione in cui si trova a tutt’oggi. Lo scorso marzo, nel giorno del suo compleanno, viene pubblicato su vinile e sul web l’EP “Young Till I Die”, realizzato dal musicista Paolo Spaccamonti e da Tax. Oltre alla title track scritta in suo omaggio l’altro brano è rappresentato da una nuova versione de “Lo Spirito Continua”.

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