“More Heroes” è una rubrica dedicata alla scoperta dei più grandi nomi che hanno fatto la storia del punk, molti dei quali non conosciuti adeguatamente come meriterebbero. Oggi i riflettori sono puntati su alcuni brani dei principali gruppi hardcore che hanno calcato il palco del centro sociale “Virus” di Milano.
Introduzione
Chi scrive la rubrica “More Heroes” per una volta si rivolge brevemente a voi lettori, parlando in prima persona. Viviamo un periodo storico particolare. Tanto si è detto, dice e si dirà sui prossimi giorni in cui quello che succederà lo scoprireremo lentamente, un pezzo alla volta. Ma non è questa la sede adatta per parlarne. E’ un periodo particolare, dicevamo, mai vissuto, che non immaginavamo potesse riguardarci. Non si sa bene, almeno è il mio caso, come rapportarci al quotidiano. Ho pensato, vale la pena ora scrivere un nuovo pezzo di questa rubrica come se niente fosse? Indeciso sul da farsi, ad un certo punto ho avuto un’idea: combattere questo dubbio e questa incertezza con la musica. Una musica dura, compatta, potente e sopratutto veloce: l’hardcore.
Musica dal “Virus”.
Quella che segue è una piccola playlist da me pensata di brani tratti da band storiche del punk italiano che calcarono il palco del “Virus”, il più celebre e importante centro sociale italiano fondato, tra gli altri, da Marco Philopat, autore del celebre libro “Costretti a Sanguinare”. Situato a Milano in via Correggio 18, rimase attivo dal 1982 al 1984. In seguito, a causa dello sgombero dei locali, per altri tre anni trovò diverse collocazioni fino alla sua chiusura definitiva nel 1987. Per quel che riguarda la diffusione dell’hardcore a livello nazionale, il “Virus” è considerato uno dei luoghi fondamentali e un vero e proprio punto di riferimento.
Un omaggio al mondo delle compilation che da sempre sono state un punto fermo per l’evoluzione della scena punk, ma sopratutto una playlist che per parole chiave, atmosfere e titoli dei brani rimanda al clima che respiriamo in questo periodo. Il miglior modo per reagire che il mondo di “More Heroes” vi vuole offrire. Buon ascolto.
1 – Kina – “L’Alba”
Pezzo strumentale tratto dal primo album del 1984 “Nessuno Schema Nella mia Vita”.
2 – Rappresaglia – “Danza Di Guerra”
Tratto dall’Ep omonimo uscito nel 1984, si tratta della prima prova discografica per la band milanese Rappresaglia, ancora oggi in attività.
3 – Crash Box – “Tempo Zero”
Prima traccia del secondo disco del 1987, “Finale”. I Crash Box di Milano furono una band molto attiva nel circuito del “Virus”.
4 – Peggio Punx – “Le Informazioni”
Già nel repertorio della band d’Alessandria, questo pezzo è tratto dall’album “Cattivi Maestri” del 1989, disco caratterizzato da una produzione più pulita molto curata.
5 – Indigesti – “Fragile Costruzione Mobile”
Brano tratto dall’album “Osservati Dall’Inganno” (1985), considerato uno dei più grandi capolavori dell’hardcore punk italiano grazie alla sua musica furiosa e a testi astratti e poetici.
6 – 5°Braccio – “Lettere Dal Carcere”
Un monologo inferiore al minuto apre questa raccolta postuma della band torinese 5°Braccio. Attivi solo per pochi mesi, vedeva tra i suoi membri Orlando Furioso e Roberto “Tax” Farano, rispettivamente primo batterista e chitarrista dei Negazione.
7 – Fall Out – “Sick City”
Quinta traccia dell’ Ep d’esordio omonimo (1982) dei Fall Out di La Spezia, unica loro prova totalmente in inglese.
8 – Wretched – “Virus 15/5/84”
I milanesi Wretched dedicano una canzone proprio al “Virus”, ricordando la data in cui esso fu costretto a chiudere e a lasciare la storica sede di Via Correggio a Milano. Il brano è contenuto nell’album “Libero Di Vivere, Libero Di Morire” del 1984.
Extra: i grandi ospiti stranieri del “Virus”.
9 – MDC – “My Family”
“My Family”, conosciuta anche con il titolo di “My Family Is a Little Weird”, è un brano tratto dal disco d’esordio del 1982 dei texani MDC. La loro sigla ha subito negli anni diversi cambi d’interpretazioni quali Millions of Dead Cop, Multi Death-Corporation o Metal Devil Cokes.
10 – Disorder – “After” (Live)
Provenienti da Bristol, i Disorder sono un gruppo dalle tematiche anarco-punk dello stesso filone di gruppi come i Crass. Attivi dal 1980 vedono nel cantante e chitarrista Phil “Taf” Lovering l’unico membro stabile. Il brano è tratto dall’album d’esordio del 1984 “Under The Scalpel Blade”.