Miley Cyrus incontra Stevie Nicks: ecco Edge Of Midnight

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Miley Cyrus abbigliata alla Stevie Nicks

Plastic Heart, l’album di Miley Cyrus in arrivo questo mese, è un enorme omaggio alla musica retro – inclusa Stevie Nicks. Le due artiste si incontrano, e combinando le due canzoni creano Edge Of Seventeen.

Come si incontrano Miley Cyrus da Stevie Nicks?

Miley Cyrus ce l’ha fatta. Per dieci anni ha cercato la sua nicchia nella musica, abbandonando il teen pop con la splendida fanfara di Can’t Be Tamed. Ha provato la trap, la musica psichedelica, persino un timido e sottotono ritorno al country. Ma quello di cui c’era bisogno era una svolta che parlasse di lei, che rappresentasse per davvero la sua musica e la sua passione. Che parlasse della stessa Miley che si esibisce in cover dei Nirvana e gira con le t-shirt dei Metallica e degli Iron Maiden. La Miley Cyrus che emerge nel magnifico singolo Midnight Sky, e che ha agguantato un duetto con l’immortale Stevie Nicks dei Fleetwood Mac. Sì, non è un’esercitazione. 

Midnight Sky è forse il singolo più bello della fertile carriera di Miley Cyrus, e l’influenza di Stevie Nicks emerge nella musica e nella melodia. Edge Of Seventeen è una di quelle canzoni seminali che tutti conoscono, dopotutto. La cultura di Miley Cyrus è onesta, diretta e tangibile – se l’è davvero guadagnato quel duetto. O più correttamente “mashup”, poiché è stata rilasciata una versione alternativa di Midnight Sky che combina sezioni vocali delle due tracce. L’originale Midnight Sky racconta di un rapporto temporaneo con una ragazza, da cui potrebbe nascere qualcosa. Miley sceglie però di abbandonarla e andare avanti per la sua strada, perché preferisce investire il suo tempo nella sua libertà. Un sentimento molto simile a quello di Edge Of Seventeen, un altro inno al senso di liberazione. 

Un tributo al passato

Forse è stata guidata dalla stella rinata di suo padre, Billy Ray Cyrus, la “rockstar” di Old Town Road. Forse vuole solo cavalcare l’ennesima tendenza, i tributi e gli omaggi alla musica retro, portata avanti da album come Future Nostalgia, Petals For Armor e After Hours. In ogni caso sa il fatto suo, e ha ricostruito completamente la sua immagine. Abbiamo una Miley Cyrus nuova e bellissima: un taglio corto vintage, abiti attillati e trucco metallico che le stanno d’incanto, per la prima volta un’immagine che le sta bene per davvero, e nella quale si vede ancora una volta il forte riflesso di Stevie Nicks. Il mashup sembra esistere da sempre, soprattutto con le simili voci delle esecutrici, e le melodie si abbinano come se fossero sempre esistite assieme. 

Miley Cyrus e Stevie Nicks sembrano ragionare sulla stessa lunghezza d’onda, come una madre e una figlia che cantano assieme come hanno sempre fatto. Impossibile non pensare a Billy Ray, di nuovo, e non ringraziarlo per la sua influenza positiva. L’allieva sta superando il maestro, e l’album in attesa promette davvero bene. Plastic Hearts, questo il titolo disegnato per l’opera, sarà un tributo agli anni settanta e ottanta, alla musica vintage e a chi la ama – Miley Cyrus è la persona giusta, e Stevie Nicks non è nemmeno l’unica regina che omaggia. Saranno infatti presenti, oltre alle tracce nuove, delle cover di Heart Of Glass dei Blondie e Zombie dei Cranberries, in omaggio forse alla compianta Dolores O’Riordan. Sembra che ce l’abbia fatta, e per davvero. 

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