Mariangela Melato, straordinaria attrice che ha legato il suo nome soprattutto al teatro, nasce a Milano il 19 settembre 1941.
Gli esordi e il successo di Mariangela Melato
Cresciuta artisticamente sotto la guida di Esperia Sperani, lavorò con Dario Fo, Luchino Visconti e Luca Ronconi.
Il grande successo arrivò negli anni 70 con il cinema, sotto la guida di Lina Wertmuller, al fianco di Giancarlo Giannini.
Vengono infatti prodotti “Mimì metallurgico ferito nell’onore”, “Film d’amore e d’anarchia” e “Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto”.
In questo periodo tanti furono i premi riconosciuti a Mariangela Melato, tra i quali il David di Donatello.
La sua attività artistica si è svolta tra cinema e teatro, dedicando a quest’ultimo soprattutto la seconda parte della sua vita.
La forte personalità trasposta nei suoi personaggi l’hanno resa una delle attrici italiane più apprezzate, per la spontaneità sempre esibita.
Queste caratteristiche l’hanno portata anche a interpretare personaggi in fiction televisive, come in “L’avvocato delle donne”, negli anni 90.
La tonalità della voce, capace di scandire gli stati d’animo nelle diverse scene interpretate, è sicuramente un aspetto importante del suo ruolo.
Infatti, certamente questa è una peculiarità rimasta indelebile nella memoria del pubblico, a conferma di come certe caratteristiche si leghino a specifici attori.
La grande passione per il teatro
Credo di non esagerare se affermo che tra le più belle interpretazioni che ricordo di Mariangela Melato siano nel teatro.
Il suo lungo connubio con il Teatro Stabile di Genova mi ha consentito di vederla più volte dal vivo.
La sua interpretazione di “Medea” credo rimarrà sempre nella memoria, ma anche “Madre coraggio e i suoi figli”.
Un grande esempio sul palco, un modo di attrarre il pubblico davvero unico, con una semplicità e naturalezza sorprendenti.
La sua morte è giunta come un fulmine a ciel sereno, la fine di una grande attrice, ma anche di persona sobria che senza clamori è uscita di scena.