La polemica che vede protagonisti Måneskin e cocaina monta dopo l’accusa della delegazione francese.
Måneskin e cocaina: cos’è successo?
La vittoria dei Måneskin è ancora fresca che già arriva il primo durissimo attacco. A sollevare la questione è la delegazione francese, seconda classificata all’Eurovision Song Contest. La mela della discordia è un video che va in onda nel corso della finale. Siamo in diretta e l’occhio delle telecamere scarrella tra le green room. Per un attimo si sofferma sui Måneskin. I quattro ragazzi sono seduti. Damiano esulta per i punti ottenuti e, per un attimo, si china dietro il secchiello che contiene l’acqua e le birre. Non vediamo cosa succeda quando lo fa, ma la delegazione francese sembra avere le idee chiare in proposito. Per loro, e per gran parte dei francesi che nelle ultime ore twittano la propria indignazione, Damiano si fa un tiro di cocaina.
Måneskin e cocaina: le proteste dei francesi
Sulla querelle che coinvolge Måneskin e cocaina interviene anche il conduttore Cyril Hanouna, che chiede l’eliminazione della band a favore di Barbara Pravi attraverso un tweet. “Se fosse confermato che il candidato italiano ha commesso questo gesto, ci vuole davvero una squalifica”, scrive Hanouna. “Attendiamo le conclusioni dell’inchiesta. Ma se è vero, squalifica! Se è così stanno le cose, la Francia deve vincere! Faccio appello alla tv francese, a Eurovision e a Emmanuel Macron”. Ad Hanouna si unisce il ministro degli esteri francese Jean-Yves Le Drian, che dice: “La commissione di deontologia che deve risolvere la questione. Se c’è bisogno di sottoporsi ai test, faranno i test”.
La risposta di Damiano
Dal momento che per i francesi la colpevolezza sembra un dato acquisito, Damiano interviene nel corso della conferenza stampa del dopo gara. Il leader dei Måneskin nega di aver preso droga in diretta tv. “Non faccio uso di droghe, non dite queste cose”, dichiara e si dice disponibile per un test antidroga. Delphine Ernotte, a capo del servizio pubblico France Télévisions, annuncia che la Francia non presenterà il tanto sbandierato reclamo. “Qualche che sia il risultato del test antidroga”, dice in un’intervista al Parisien, “la Francia non ha alcuna intenzione di fare ricorso. Il voto è stato estremamente chiaro in favore dell’Italia. La vittoria non è stata rubata ed è questo ciò che conta”.