“L’idea era di una donna capace di nascondere la sua tormentata vita privata attraverso il lavoro. Pensavo alle dinamiche scatenate da questo espediente. Una donna costantemente in movimento che viaggia avanti e indietro”. Così Antoine Barraud, presentea Madeleine Collins, che verrà presentato alle Giornate degli Autori a Venezia 78.
Di cosa parla Madeleine Collins?
Judith conduce un’intensa doppia vita tra la Svizzera e la Francia. Da una parte c’è Abdel e una bambina, dall’altra Melvil e due figli più grandi. A poco a poco, questo delicato equilibrio costruito su bugie, segreti e un costante andirivieni, si sfalda con l’incalzare degli eventi. Presa in trappola, Judith prova a scappare da tutti, ma la situazione presto le sfugge di mano.
Interpreti
Virginie Efira (Judith Fauvet), Bruno Salomone (Melvil Fauvet), Quim Gutiérrez (Abdel Soriano), Loïse Benguerel (Ninon Soriano), Jacqueline Bisset (Patty), Valérie Donzelli (Madeleine Reynal), Nadav Lapid (Kurt), Thomas Gioria (Joris Fauvet), François Rostain (Francis), Nathalie Boutefeu (Christine), Mona Walravens
(Margot).
Scheda del film
Paese: Francia, Belgio, Svizzera
Anno 2021
Durata 102′
Colore
Antoine Barraud
“Nel cinema, la storia di un uomo che conduce una doppia vita è abbastanza comune, non è un tema così esplorato, invece, quando si tratta di un personaggio femminile. Perché la questione dei figli, se ce ne sono, salta subito fuori… Mi interessava sapere se si potesse davvero tenere segreta una gravidanza. Se fosse plausibile. Sin dalla scrittura della sceneggiatura ho avuto presente questa sfida. Una questione che non si sarebbe posta se il protagonista fosse stato un uomo. Ricordo Danièle Dubroux, la regista del meraviglioso film Border Line, che sosteneva di voler sempre “difendere l’indifendibile”. Nel personaggio di Judith troviamo un po’ questo: difende sempre ciò che a ragione dovrebbe essere indifendibile”. Guarda il trailer
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