Louis Tomlinson: “Walls” – Recensione Album

0
5558

Louis Tomlinson ha pubblicato un album di debutto e questo va ripetuto molte volte. Non perché è degno di nota, ma solo perché lo si potrebbe dimenticare, e lo potrebbero dimenticare anche le fans degli One Direction. Ascoltare anche solo per 10 volte consecutive il primo lavoro discografico di Louis Tomlinson si rimane a bocca aperta e questo non so se sia un bene o un male.

Ebbene si anche l’ultimo componente degli One Direction ha pubblicato un album da solista, e non è facile rendere le canzoni pop così indimenticabili. Gli ascoltatori potrebbero sentirsi come dei pesci fuor d’acqua. Ogni volta che riparte il disco, potranno sentire purtroppo le stesse canzoni pop insignificanti e domandarsi il perché Louis Tomlinson abbia avuto l’idea di pubblicare un disco.

Senza ombra di dubbio il debutto da solista di Tomlinson non è imbarazzante come quello di Liam Payne,  ma rimane certamente lontano dalle vette di Harry Styles. “Walls” così si intitola l’album da solista di Louis Tomlinson è proprio un disco che suona senza carne e senza pesce.

Bisogna prendere atto che l’artista ha una voce accattivante e una mano nello scrivere ogni canzone, ma questo è un album che non tutti apprezzeranno nemmeno lo zoccolo duro della boy-band ormai andata a pezzi dopo lo scioglimento definitivo.

“Kill My Mind” è Tomlinson nel suo rock più duro, una pop star che cerca di imitare gli Oasis. “Two of Us” è una ballata dedicata chiaramente alla sua defunta madre. “Walls” brano che dà il titolo all’album è bella e “Don’t Let It Break Your Heart” suona come uno scarto delle registrazioni degli One Direction.

Ti sfidiamo ad ascoltare “Habitud” e ricordare qualcosa al riguardo 10 minuti dopo. Ti sfidiamo a finire davvero “Perfect Now”, un inno traditore per i fan svenimenti che si sentono sicuri di sé nei loro jeans. “Immagino che alcune regine non abbiano bisogno di una corona”, canta.

Il problema potrebbe essere che Tomlinson non ha nulla da dire, nessun vero dolore da comunicare, nessuna verità derivata da una vita sotto i riflettori. Le sue canzoni sono ambientate in club e capitali europee e in camere da letto dove si sta adunando ad arte. I suoi testi sono pigri ma in realtà ora ha dimostrato di essere il contrario e di essere sempre stato sopravvalutato. Voto 3/5

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here