Larkin Poe, ‘Kindred Spirits’ – Recensione Album

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Le Larkin Poe stanno per rendere omaggio alle loro più grandi influenze musicali in un album di cover. L’album, Kindred Spirits, uscito lo scorso 20 novembre 2020 è disponibile in versione digitale, CD e vinile.

Un viaggio impressionante nel tempo per la band, che si è formata nel 2010, il titolo appropriato Kindred Spirits è il sesto album in studio. Guidato dalle dinamiche sorelle Lovell, Rebecca e Megan, il quartetto ha confezionato un album dove sono raccolte undici cover, toccando materiale di alcuni dei più grandi artisti musicali di tutti i tempi. Tuttavia, le Larkin Poe sono state attente a rendere ogni canzone propria, aggiungendo il proprio tocco di musica country per interpretare queste canzoni di successo senza tempo in un modo personale per le sorelle e per i loro compagni di band.

Queste versioni morbide delle canzoni sono piene della passione e della grazia delle Larkin Poe. Dalla loro interpretazione di “In The Air Tonight” di Phil Collins a “(You’re The Devil) In Disguise” di Elvis a “Rocking In The Free World” di Neil Young, o qualsiasi altra canzone dell’album per quella materia, il quartetto realizza con cura i propri omaggi a questi classici. Le loro selezioni sono canzoni che ogni appassionato di musica conosce e ama e, quindi, tutti possono cantare insieme. Ma questi nuovi arrangiamenti e le interpretazioni profondamente intime del materiale aggiungono un nuovo tocco e una nuova dimensione. Con brani che vanno da “Crocodile Rock” di Elton John a “Ramblin ‘Man” di Allman Brothers.

Kindred Spirits attraversa i generi in modo fluido e lo fa con brio. Le selezioni sono divertenti e diversificate, con la band che tocca Derek & The Dominoes, Bo Diddley e The Moody Blues. Ma ci sono anche sorprese: come una cover di “Fly Away” di Lenny Kravitz e una rivisitazione di “Take What You Want” di Post Malone.

Forse ancora più importante, Larkin Poe hanno selezionato un’ampia varietà di materiale da tutta la storia della musica e attraverso i generi. Mescolando il vecchio con il nuovo, danno al loro tributo una prospettiva nuova e fresca, che gli ascoltatori potrebbero non aver mai considerato prima. Mantengono la musica pura e semplice e portano questo minimalismo nella loro voce, creando una collezione essenziale. A sua volta, questo aggiunge una nuova profondità agli arrangiamenti, lasciando spazio alla mente dell’ascoltatore per vagare. E durante tutto questo rimangono fedeli alle loro radici, mantenendo il loro stile personale. 

A circa trenta minuti di lunghezza, Kindred Spirits è un album con cui un ascoltatore può sedersi e rilassarsi. Pieno di sensazioni confortanti e casalinghe, è la fuga di cui molti di noi hanno bisogno dai nostri tempi caotici e, se ti lasci consumare dalla musica, potresti sorprenderti quando inizi a canticchiare. Voto 4/5

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