Bob Dylan ha deciso di vendere tutti i diritti del proprio catalogo musicale alla Universal Music. Si stima che lo stesso abbia un valore di 300 milioni di dollari. Non manca però, qualche accusa legale, recentemente venuta fuori dalla stessa vendita.
Perché la Universal Music ha acquistato il catalogo di Bob Dylan?
Di certo non ci ha pensato due volte la Universal Music, quando si è vista capitare un’occasione del genere. D’altronde, chi non vorrebbe essere proprietario dei diritto del grande Bob Dylan? Premio Nobel, fra le altre cose, per la letteratura, grazie ai magnifici testi e, all’originalità degli stessi. Ed il cantautore ha deciso di cedere i propri diritti, vendendo tutto il proprio catalogo musicale. Ed è a questo punto che è sorto un problema legale. Una postilla, che per gli avvocati del cantante, non ha ragione di esistere. Ma andiamo per gradi, spiegando i fatti nel dettaglio. Sta cercando di archiviare la causa, intentata dalla vedova dell’ex collaboratore Jacques Levy. Nell’album “Desire” del 1976, quest’ultimo, ha collaborato con l’iconico artista. La moglie, rimasta vedova del cantante, afferma di avere diritto ad una parte di quei 300 milioni di dollari, arrivati direttamente nelle tasche di Bob Dylan, da parte della Universal Music.
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La causa contro Bob Dylan
La vedova Levy, rivendicherebbe quindi, 7,25 milioni di dollari, che, a suo dire, sarebbero una pare dei diritti di autore del marito deceduto. A quanto asserisce la donna, le canzoni scritte, erano parte della penna anche di Levy. La risposta del cantautore arriva poco dopo. Asserendo che la tipologia di contratto stipulato assieme ai tempi, dava a levy una parte di royalty, ma nessun tipo di diritto di autore. Il team legale di Dylan, asserisce che la causa si tratti di un tentativo di riscrivere un contratto di 45 anni, al fine di ottenere un compenso che, lo stesso contratto, non consente. Bob Dylan, assumeva i musicisti come dipendenti a contratto, motivo per cui, tutti i diritti delle canzoni scritte, risultano a lui. Ormai non più, dal momento che ha deciso di venderli alla Universal Music.