La fine di un’era: da oggi Disney Channel non esiste più

Mentre la tv on demand sta rimpiazzando quella classica, sembra non esserci più spazio per Disney Channel nell'universo DIsney. Ma è una scelta corretta?

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Se i traumi infantili potessero arrivare anche ad infanzia conclusa, questo sarebbe sicuramente il giorno in cui tutti i nati fra fine anni ’80 e 2000 che abbiano mai avuto Sky in casa ne avrebbero uno. In un’era in cui la Disney è in continua evoluzione fra altri marchi acquisiti ed il lancio della sua nuova piattaforma streaming Disney+, l’azienda di intrattenimento più grande del mondo ha preso una decisione storica: eliminare definitivamente i suoi canali tematici dalla TV classica. Per farla breve, in Italia ciò significa che Disney Channel e Disney Junior hanno cessato di esistere dal palinsesto Sky, sostituiti da altri canali dedicati a bambini ed adolescenti ma che chiaramente non potranno avere la stessa presa dei loro predecessori, tant’è che in molti sui social stanno già affermando di voler togliere il pacchetto “famiglia” dal proprio abbonamento Sky.

Addio Disney Channel: ma perché?

Il motivo per cui tutti dovremo rinunciare ad un canale che ci ha accompagnato a braccetto in alcuni dei momenti più delicati delle nostre vite è semplice. La rete non produceva più serie o saghe di grandissima qualità che fossero capaci di mobilitare le masse come negli anni 2000, con la sola eccezione di Descendants, saga che è tuttavia terminata lo scorso anno e che non può andare avanti nemmeno sotto forma di spin off dal momento che uno degli attori principali, Cameron Boyce, è morto prematuramente. A ciò si aggiunge chiaramente il lancio di Disney+, e la decisione di concentrare le nuove esclusive televisive della Disney su questa piattaforma: tutti i futuri prodotti Disney andranno qui o al cinema, e per la rete TV non c’è più spazio.

Se aggiungiamo che praticamente tutti i contenuti di Disney Channel sono ora su Disney+, beh: è chiaro che ormai la rete era solo uno scomodo elemento di concorrenza a Disney+, dunque tanto vale eliminarla definitivamente e fare in modo che chi voglia godersi i suoi gloriosi prodotti sia costretto ad un nuovo abbonamento, il quale questa volta finanzi solo e unicamente la Disney e non più un dedalo di reti televisivi e chi ha dato loro la possibilità di esistere. E poco importa se in questo modo si manca terribilmente di rispetto a Sky, piattaforma senza la quale la Disney un proprio canale in passato non avrebbe nemmeno potuto averlo: il passato è passato, e si continua per la propria strada come se niente fosse.

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Disney: l’ennesima cesura col passato

Poco importa, a questo punto, anche se molti dei prodotti Disney danno messaggi che sono l’esatto opposto di questa scelta, insegnano a provare riconoscenza e ad essere “amici fedeli”: il business viene prima di ogni altra cosa, e ormai Sky al business della Disney non serve più. Un po’ come al business della Disney servono ormai pochissimo i cartoni animati, tant’è che il suo nuovo prodotto di punta sono film Marvel e i live action dei vecchi classici: basti pensare che è stato già annunciato il sequel del live action di Mulan senza che il primo film abbia ancora avuto modo di uscire, e che è previsto addirittura un live action di “Hercules”, nonostante di serie e film in cui l’eroe mitico appare in carne ed ossa ce ne siano già a bizzeffe. Che dire: la Disney continua a costruire un impero che ha poco a che vedere col suo passato, speriamo almeno che sul lungo termine ne sarà valsa la pena.

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