La controversia di N.A.I.P. a XF2020

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Un vecchio scivolone di N.A.I.P. emerge nel pieno di XF2020: una vecchia canzone in cui usa una parola che non gli compete. Ecco perché su Twitter si parla di È Tutta Colpa Della Juve.

N.A.I.P.: come va a XF2020?

Estroso, sicuro di sé, dalla buona voce baritonale. Michelangelo Mercuri in arte “N.A.I.P” (acronimo di Nessun Artista In Particolare) è uno degli elementi più polarizzanti della corrente edizione di #XF2020. C’è chi lo considera un genio visionario, che sulla linea di artisti come Caparezza, Elio E Le Storie Tese e Max Gazzè unisce musica e commedia nonsense in una combinazione adatta solo a lui. Altri sono più critici, considerandolo un elemento di disturbo e limitato alla sua gimmick di “strano” che gioca con la melodia in modo non pop. Rimane tuttavia chiaro che N.A.I.P. è destinato a rimanere sulle scene ancora a lungo, soprattutto a seguito dell’eliminazione dell’amatissimo compagno di squadra Vergo. Unico rappresentante della squadra Over di Mika peraltro, dato che il terzo elemento Eda Marì è stata la prima ad uscire. 

Mika punterà davvero tutto su di lui. N.A.I.P. dovrà essere qualcosa che in #XF2020 si ricorda, nel bene come nel male. La sua ultima performance, Amami di Gianna Nannini, si fa notare in senso buono. È una delle favorite della serata, anche perché (a differenza della discutibile scelta di Bla Bla Bla) si allontana in parte dalla stramberia ostentata. A metà tra le sue esibizioni con Un Rapporto Senza Alcun Senso, un suo inedito, e il classico di Franco Battiato Bandiera Bianca, N.A.I.P sfoggia la sua profonda voce in una dichiarazione d’amore grande e sentita. Ma dal profondo di Twitter si fa avanti una controversia, che evidenzia una vecchia ombra di Mercuri mai venuta alla luce prima della ribalta. Si parla di una sua vecchia canzone, intitolata È Tutta Colpa Della Juve. E con essa la parola con la N, seppur in contesto goliardico. 

La satira sul calcio e quella parola…

È Tutta Colpa Della Juve è una canzone satirica sull’italiano medio, incentrata manco a dirlo sul mondo del calcio e della tifoseria. Il bersaglio sembra essere la Juve, la controversa “Rubentus”, capro espiatorio favorito del tifoso in cerca di qualcuno con cui prendersela. In realtà Mercuri se la prende proprio con la cultura dei capri espiatori, descrivendo così la traccia sulla sua pagina di Genius.com. “Non riuscire a raggiungere un obbiettivo porta frustrazione e insicurezza, frustrazione e insicurezza portano rabbia e paura, rabbia e paura portano irrazionalità e confusione e voglia di trovare un colpevole a tutti i costi. Pronti a colpire o a subire, pronti a scappare.” Di fatto una moderna parabola della volpe che non riusciva ad arrivare all’uva. Ma N.A.I.P. questa canzone, a #XF2020, potrebbe non riuscire a portarla. 


XF2020: Vergo, N.A.I.P. e la musica italiana


Verso la fine, sotto una forte base elettronica che distorce la sua voce, Mercuri inizia a ripetere il coro da stadio “sporchi bianconeri”. Eccetto che anziché dire “bianconeri” aggiunge una “g” molesta nel mezzo della parola, esattamente dove si immagina. La canzone, finora poco conosciuta, diventa sempre più conosciuta attraverso il tamtam di Twitter, con sempre più utenti dalle cui grazie N.A.I.P. cade immediatamente. C’è chi lo difende, facendo notare il contesto satirico della parola: ma è difficile perdonate l’intenzione a un artista bianco, non nel momento di crescente attenzione e cura ai problemi sociali che si sta vivendo. N.A.I.P. rimane atteso a #XF2020 per il prossimo numero, ma se più gente verrà a sapere di questo suo vecchio scivolone la sua permanenza potrebbe esserne compromessa. 

In attesa di dichiarazioni sul tema, alcuni tweet sul fatto. 

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