Kehlani, It Was Good Until It Wasn’t – Recensione Album

0
2747

Nella copertina del suo attesissimo album “It Was Good Until It Wasn’t“, Kehlani si bilancia in modo precario su mobili in vimini, con le spalle rivolte a noi, sbirciando su un muro di mattoni. Presumibilmente a metà del giardinaggio, a giudicare dal tubo flessibile in mano. Qualcosa l’ha disturbata così tanto da dover guardare oltre il muro e quell’oltre è stata la pubblicazione del suo nuovo album.

I sintetizzatori lunatici trasformano il disco in vita come un allarme della sveglia alle 4 del mattino con la traccia iniziale “Toxic”. Sta preparando la scena. Nel suo nuovo disco, l’intrepida cantante di Oakland è più lucida che mai. Il suo viaggio è stato pericoloso, le sue perdite pubbliche e il suo modo di scrivere navigano in questo campo minato emotivo. A volte è triste, ma in fin dei conti riesce anche a prendersi in giro da sola.

“Bad News” si apre con voci corali esilaranti, prima che una linea di basso martellante rallenta il ritmo di Kehlani. La sua bravura vocale prende piede mentre lei si diverte con un amante a lasciare il pericoloso trambusto della strada. Sentiamo un colpo di pistola e lei si lamenta dolcemente “non voglio ricevere chiamate senza cattive notizie.

 “Belong To The Streets” invece è una conversazione audio che rimprovera a Kehlani i suoi intrecci romantici passati. La vita va vissuta nel bagliore spietato dell’opinione pubblica, tema ricorrente in tutto l’album e che è affrontato anche in “Serial Lover”.

L’album è pieno di belle canzoni che sono tali grazie anche all’alta produzione. “Water” ci immerge in note di piano gocciolanti, suoni vocali di accompagnamento e sontuose melodie. “Hate The Club”,in collaborazione con Masego, è una meravigliosa jam neo-soul, con un riverbero accompagnato da sassofono. E Jhené Aiko brilla tra le note del brano R&B “Change Your Life”.

Per concludere è comprensibile che un artista voglia cambiare il proprio suono, e la nuova produzione rende Kehlani molto più matura però che rende il suo secondo album veramente eccellente. Voto 4/5.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here