Just Beyond: Una serie antologica per adolescenti

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Just Beyond è una serie antologica horror comedy distribuita da Disney +. È tratta, dalle graphic novel di R.L Stine, il padre di Piccoli Brividi. Essendo una trasposizione di alcune delle opere di Stine, si può subito intuire tono e target di questi episodi. Non è infatti materiale adatto per i fan dell’orrore più estremo e raffinato. Le puntate sono pensate per un pubblico di giovanissimi, quindi tutto è fortemente edulcorato. Essendo una serie antologica c’è varietà nella qualità degli episodi. Si passa da atmosfere tipicamente horror, al grottesco, fino a giungere a toni camp tendenti al pacchiano. Tutti gli episodi sono incentrati su personaggi adolescenti, e trattano temi come la crescita, l’accettazione di se, la diversità.

Just Beyond: Stereotipi e qualità altalenante

Just Beyond nei suoi otto episodi propone una sfilza di stereotipi tipici dei prodotti teen. Questo è comune in tutte le puntate. Adolescenti che devono fare i conti con le proprie ansie e paure, pieni di insicurezze. Nonostante sia la fiera dello scontato, non mancano alcuni spunti simpatici. Ma purtroppo ci sono anche dei punti bassi. Ogni episodio di Just Beyond propone, chi più chi meno, classiche situazioni da teen drama, ibridate con un fantahorror dai toni leggeri. Alcuni racconti risultano anche carini, senza però proporre nulla di indimenticabilmente eccezionale. La qualità complessiva è decisamente altalenante. In alcuni episodi si percepisce un po’ troppo l’influenza di prodotti alla Disney Channel, che sfocia nel kitsch.

La nota più dolente di Just Beyond

In riferimento a quanto detto, parliamo dell’episodio più critico di Just Beyond. La terza puntata, dal titolo Which Witch, raggiunge un livello infimo di qualità. Questa è una serie per giovani teenager, ma nel complesso è godibile anche dai più grandi. Questo episodio in particolare però potrebbe provocare un orticaria allo spettatore adulto, abituato a ben altra qualità. La storia raccontata tenta di imitare la popolare serie Netflix Le terrificanti avventure di Sabrina. Ma lo fa male. Il risultato è qualcosa che ricorda maggiormente un prodotto Disney Channel come I maghi di Waverly. Il finale poi è una cosa terrificante (non nel senso buono). Se recuperate la serie, saltatelo.

Gli episodi migliori

Just Beyond è una serie antologica. Quindi presenta non solo note dolenti. Qualcosa di buono c’è. Non urliamo al capolavoro, ma c’è qualche spunto gradevole. Parliamo degli episodi quattro, cinque e sei. Il quarto è l’episodio dal titolo My Monster, con toni più spiccatamente orrorifici. Tratta il tema dell’uomo nero e presenta qualche discreto momento di tensione. Unfiltered, l’episodio cinque, tratta due temi dal sapore contemporaneo. Le insicurezze derivanti dal proprio corpo e la superficialità dei social che puntano solo sull’apparenza estetica. Il tutto immerso ovviamente in un contesto da high school. Un buon monito con uno sviluppo fiabesco. Probabilmente nelle mani di un regista alla Cronenberg ne sarebbe uscito un body horror coi fiocchi. L’episodio sei di Just Beyond è forse il più carino. Una storia di fantasmi ambientato in un vecchio teatro. L’espediente è sfruttato come mezzo per portare la protagonista a superare i propri traumi ed andare avanti con la propria vita. Ha un tono tra il comico e il malinconico. Decisamente il punto più alto.

Conclusioni

Just Beyond è una serie adatta ad un pubblico giovane. Tolto qualche scivolone risulta tutto sommato godibile anche per i più grandicelli. Gli episodi riescono a trattare bene i temi della crescita, del cambiamento, dell’accettazione del proprio corpo e della propria diversità. Nonostante sia un treno di stereotipi narrativi, nell’insieme è un prodotto simpatico. Non è di certo il migliore a tema horror teen (meglio la serie Piccoli Brividi tratta dallo stesso autore), ma è comunque adatto per tutta la famiglia. Può andare bene per introdurre i più piccolini al genere horror.

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