Era il 9 ottobre 1940 quando John Lennon nasceva nella Liverpool industriale, dei quartieri popolari e fumosi.
Personaggio poliedrico, cantautore, attore cinematografico, regista, paroliere, in due parole: John Lennon.
Un personaggio straordinario
La rivista Rolling Stones lo pone al quinto posto fra i 100 migliori cantanti, simbolo di un’epoca, insieme a Paul McCartney, in quello straordinario prodotto discografico che porta il nome di “Beatles”.
Il decennio 1960 – 70 fu proprio segnato in tutto il mondo da questo fenomeno mediatico che ha portato quattro ragazzi di Liverpool alla ribalta delle prime pagine dei giornali.
Certo, un successo così straordinario, anche se può sembrare una fortuna, nella realtà richiede grande abilità nel saperlo gestire.
Soprattutto dopo la rottura della band, che rischiava di cancellare un decennio davvero straordinario e a suo modo rivoluzionario.
La carriera solista di John Lennon
Dopo la fine dei Beatles, Lennon ha continuato la carriera musicale da solista, regalando testi memorabili alla musica moderna, come “Imagine”.
In questo periodo il suo ruolo di attivista nella campagna pacifista si permea con il settore musicale, creandogli talvolta non pochi problemi, specie negli Stati Uniti.
Ma il suo carattere deciso nel perseguire i propri obiettivi lo portò alla decisione di ritirarsi dalla vita pubblica, pur continuando a comporre musica.
Infatti, ancora nel 1980 si recò negli studi di registrazione Hit Factory di New York per registrare un nuovo album, “Double Fantasy”, pubblicato nel mese di novembre.
Ma la sera dell’8 dicembre di quello stesso anno, Lennon stava rincasando con la moglie Yoko Ono nel loro lussuoso appartamento di New York.
All’improvviso, un giovane squilibrato, Mark David Chapman, lo colpì alle spalle con quattro colpi di pistola.
Il successivo 14 dicembre milioni di persone in tutto il mondo accolsero l’iniziativa della moglie di interrompere qualunque attività per dieci minuti.
Dieci lunghi minuti di silenzio in onore di John Lennon.
Il pianeta si è fermato a pensare a quell’atto violento mosso contro chi cantava la pace.
Le sue canzoni, però, non si sono fermate, ma hanno continuato a passare di mano, di generazione in generazione, sempre alla ricerca della pace e della fratellanza.