La cantautrice Joan Thiele ha preso il controllo della sua carriera pubblicando coppie di canzoni riunite in ”atti”, la musica pop sta cambiando e lei vuole esserci a tutti i costi. Scopriamo insieme cosa si è inventata la cantante.
Chi è Joan Thiele?
La cantante pop Joan Thiele sta pubblicando coppie di canzoni riunite in ”atti”, oggi è uscito ”Disordinato spazio”, raccolta di pensieri anarchici. Nell’intervistarla racconta che quest’ anno di clausura nella propria casa, a seguito della pandemia, l’ha aiutata a confrontarsi con se stessa e con il suo team ristretto. Il suo debutto italiano è stato con Operazione Oro, uscito proprio durante la pandemia. Un disco con cui l’artista di origini napoletane, svizzere e colombiane ha raggiunto una nuova maturità artistica e musicale che attraverso hip hop, jazz e soul ricorda le sonorità delle colonne sonore del cinema degli anni 60 e 70.
Joan Thiele inserita nella miglior musica secondo The Rolling Stones
Il nuovo progetto musicale
La chiara consapevolezza sonora che contraddistingue la cantante ora trova il suo seguito nel suo nuovo progetto musicale diviso ad atti e composto in due brani. Il primo Memoria del futuro, uscito a febbraio, e il secondo Disordinato spazio. Il suono delineato in questo nuovo progetto si allontana un pò dall’Italia degli anni 60 e si avvicina maggiormente alle sonorità estere. Tuttavia la lingua rimane l’italiano anche se la pronuncia un pò strascicata e lamentosa storpia il suono e le parole allontanandosi dalla chiarezza del testo da cantastorie italiano. La stessa Joan Thiele a riguardo ha detto: «All’inizio nel passaggio dall’inglese all’italiano avevo molta paura. È stato un processo di apprendimento durato un anno e fortemente voluto, in cui conoscere più lingue è stato importante anche nell’approccio tecnico alla scrittura. Ho iniziato a usare una lingua un po’ evocativa, cinematografica, che foneticamente prende ispirazione dall’inglese, superando i limiti di suono dell’italiano. Continuo comunque a fare cose in inglese e spagnolo, ma ora che ho trovato questa cifra stilistica la uso per tutte e tre le lingue».
L’ispirazione per il disco
Parlando poi dell’ispirazione avuta per scrivere il nuovo progetto musicale durante la pandemia Joan Thiele ha affermato: «Ci sono stati alcuni temi ricorrenti che mi hanno colpito molto in questi mesi. Il primo a palesarsi con forza è stato quello del tempo: la qualità del mio tempo, in particolare di come prima della pandemia avessi la tendenza ad essere un po’ maniaca del controllo. Da questo cambio di prospettiva è nato il primo atto, Memorie del futuro. Il secondo atto invece si intitola Disordinato spazio. Come si intuisce, è un modo di racchiudere pensieri disordinati e soprattutto come quei pensieri anarchici finiscano per trasformarsi in musica. Essere capaci di aprirsi secondo me poi è in realtà la vera chiave per far emergere la propria personalità. Più credi di poter controllare tutto, meno ti fidi del team con cui lavori e diventi rigido>>