Il mitico Quartetto Cetra debuttava nel 1940

L'ascesa di un gruppo musicale che ha segnato un'epoca

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Il Quartetto Cetra, uno dei gruppi musicali più longevi della canzone italiana, muoveva i suoi primi passi proprio il 27 maggio del 1940.

Dotati di grandi capacità canore, che si manifestavano nell’armonizzazione delle canzoni in testi spesso umoristici, ma sempre improntati al buongusto.

Il loro grande successo fu anche dovuto alla capacità di anticipare i tempi.

Prova ne è aver proposto al mercato italiano già nel 1956 il rock ‘nd roll, con la versione italiana di Rock around the Clock dal titolo “L’orologio matto”, testo di Tata Giacobetti.

Il loro esordio nel 1940, comunque, si avvaleva di un gruppo diverso da quello poi consolidatosi.

Denominato inizialmente Quartetto Egie, dalle iniziali dei quattro componenti maschili, si esibì per la prima volta al Teatro Valle di Roma.

Da qui il passaggio alla radio, grande veicolo di comunicazione dell’epoca, che valse loro la notorietà che non li abbandonò più.

Alcuni cambiamenti nella composizione, dovuta alla chiamata alle armi di alcuni membri, portarono alla definitiva costituzione nel 1943 con Lucia Mannucci.

Lo stile iniziale del quartetto fu l’elaborazione vocale jazz e swing, ma poi trovò la sua collocazione definitiva.

Rielaborando in maniera raffinata brani allegri, interpretati in scenette divertenti, finivano anche per coinvolgere il pubblico.

Tanto svilupparono questa capacità che alcune loro frasi divennero delle massime attraverso l’elaborazione del “Carosello”.

Famosa, tra le altre, fu la frase: “Il pericolo numero uno: la donna!”

Tra i loro grandi successi vi fu pure il doppiaggio di “Dumbo”, che valse loro gli elogi addirittura da Walt Disney in persona.

E poi forse la loro canzone più famosa, “Nella vecchia fattoria”, versione italiana di “Old MacDonald Had a Farm”.

Ma il successo e le esperienze non sono finite qui: la partecipazione al Festival di Sanremo, il debutto a teatro nel 1951 con le musiche di Lelio Luttazzi.

E poi tanta televisione, fino agli anni 80, con la conduzione di programmi in prima di spettacoli di intrattenimento.

Una bella storia la loro, fatta di tanta preparazione e classe, a testimonianza che si può intrattenere il pubblico anche senza eccessi.

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