Tratto dal nuovo album ”Breviario di teologia dadaista” il singolo Il giardino dell’Eden parte da una storia antichissima raccontata, tra il sacro e il profano, dal cantautore veneziano Porfirio Rubirosa insieme alla sua band. Oltre al testo del brano quello che fa più scalpore è il video della canzone, scopriamo insieme il motivo.
Di cosa parla il nuovo singolo Giardino dell’Eden?
Il nuovo singolo di Porfirio Rubirosa and His Band, “Il giardino dell’Eden”, è accompagnato da un videoclip ideato e girato dallo stesso cantautore. La canzone dal titolo a dir poco suggestivo è un atto di accusa nei confronti dell’umanità e della sua capacità di rovinare la natura e di conseguenza il genere umano. Il linguaggio utilizzato dal cantautore non lascia spazio all’immaginazione. Essendo anzi particolarmente crudo e forte, o come meglio affermato dall’autore stesso ”disturbante”. Scopriamo allora cosa ha da dirci il cantante sul suo brano.
Le parole dell’autore sul suo brano
Queste le parole dell’autore: “Con ‘Il giardino dell’Eden’ era mia intenzione essere disturbante. Sulla scorta dell’insegnamento di Antonin Artaud e del suo Teatro della Crudeltà, volevo che messaggi ed immagini forti arrivassero con un linguaggio altrettanto forte. Volevo infastidire l’ascoltatore, così come dovrebbero infastidirci tante situazioni deprecabili di questo mondo disgraziato nel quale viviamo. E non mi interessava utilizzare la solita, trita arma dell’ironia, strumento questo ormai talmente abusato da essere divenuto una freccia spuntata, un cannone con le polveri bagnate, ed in fin dei conti, un facile escamotage che gli artisti usano per raccontare con la realtà. Non c’è più nulla da ridere. Non c’è più tempo per la spensieratezza”.
Il videoclip del brano Il giardino dell’Eden
Il cantautore veneziano ha realizzato il brano Il giardino dell’Eden tratto dall’album Breviario di teologia dadaista insieme alla sua band. Composta da Drugo Arcureo, Pastafarian Andyman, IndiAnanas Jones e Krugerpritz e ad altri musicisti di rilievo. Inoltre come ospite musicale del brano, che presta la sua voce come introduzione al pezzo è stato scelto Sir Oliver Skardy. Il frontman della ex band veneziana Pitura Freska. Per quanto riguarda il videoclip della canzone, interamente ideato e girato da Porfirio Rubirosa, si può parlare di un vero e proprio esperimento registico. L’artista infatti ha sperimentato un unico campo lunghissimo, ovvero una particolare inquadratura usata nel cinema che riprende uno spazio vastissimo con la telecamera. Di solito questa scelta cinematografica è quella preferita nei film western. Rubirosa l’ha usata al fine di valorizzare lo spazio verde del parco pubblico cittadino dove i musicisti, compiendo anche qualche ”inciviltà” si muovono riproducendo la canzone.
Pronti a vedere il risultato? Ecco qui il video della canzone.