Gabriele Muccino contro i giurati del David di Donatello

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Gabriele Muccino

Sono state due le candidature ai David di Donatello 2021 ricevute da Gli anni più belli, il film diretto da Gabriele Muccino che era uscito nelle nostre sale il 13 febbraio dello scorso anno per poi tornarci in luglio, in quel breve periodo di riapertura delle sale prima della nuova serrata autunnale dovuta alla pandemia, con un incasso totale che ha superato i 5 milioni e 600mila euro. Ma Muccino pensa di aver subito un ingiustizia e si scaglia contro i giurati.

Cosa ha detto Gabriele Muccino?

Il regista ha scritto su Twitter: “Diciamocelo, cari Giurati del @PremiDavid : questa ennesima volta (è dal 2003 che snobbate il mio lavoro), l’avete fatta grossa. A perdere non sono io, ma la vostra credibilità, smarrita peraltro da tempo”. Farò il tifo per @miramazzotti e @ClaudioBaglioni #Gliannipiùbelli”.

La risposta del direttore artistico Premi David di Donatello

Non si è fatta attendere la risposta. Piera Detassis, direttore artistico dell’Accademia del Cinema italiano – Premi David di Donatello: “Mi spiace e capisco la delusione, ma a votare ai David di Donatello sono tutti professionisti di cinema molto selezionati”. Muccino, sottolinea Detassis, “non si deve lamentare perché in realtà ha due candidature per ‘Gli anni più belli’: quella andata a Michaela Ramazzotti e quella appunto alla canzone di Baglioni”. In realtà, ‘Gli anni più belli’ è in cinquina anche al David Giovani destinato al miglior film votato, con apposito regolamento, da una giuria di giovani delle scuole superiori e delle università.

Gli anni più belli-Trama

è la storia di un gruppo di quattro amici, formato da Giulio (Pierfrancesco Favino), Gemma (Micaela Ramazzotti), Paolo (Kim Rossi Stuart) e Riccardo (Claudio Santamaria). La loro amicizia dura da ben 40 anni, esattamente dal 1980 ad oggi, attraversando l’adolescenza fino all’età adulta. I tre uomini sono cresciuti insieme sin da giovanissimi per poi incontrare, durante gli anni del liceo, Gemma – unica donna del gruppo – di cui Paolo s’innamora immediatamente.

I ricordi

La piccola comitiva ha affrontato cose belle, come speranze e successi, e momenti brutti, dovuti a delusioni e fallimenti. Ma al racconto di amicizia e di amore si intreccia inevitabilmente quella che è stata la storia d’Italia e di conseguenza degli Italiani in questi ultimi decenni. Le vicende di Giulio, Gemma, Paolo e Riccardo, ambientate in epoche diverse, diventano un modo per ricordare da dove veniamo, per dire chi siamo oggi e per intuire chi saranno i nostri figli; quello che rivela è che apparteniamo tutti a un cerchio della vita nel quale le dinamiche non fanno altro che ripetersi generazione dopo generazione. Riuniti dopo anni, nel corso dei quali hanno preso strade diverse, i quattro si ritrovano ancora una volta insieme per ricordare i momenti di gioia e quelli che hanno messo duramente alla prova la loro amicizia, come la delusione di Paolo o i rimpianti di Giulio.

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