Una nuova generazione di artisti si affaccia al mondo del rock: quella dei figli d’arte. Giovani, in alcuni casi giovanissimi, figli di grandiose rockstar che, uniti, hanno fondato una band. Buon sangue non mente oserei dire, soprattutto quando tuo padre è un certo Slash! Che sia un passaggio di consegne della vecchia guardia? Ma soprattutto, ed è ciò che ci auguriamo, questi giovani rockers saranno all’altezza delle grandi aspettative che gli amanti del genere hanno su loro? Ancora presto per dare un giudizio ma una cosa è certa: il rock scorre potente nelle vene di questi ragazzi!
Figli d’arte: una nuova generazione di rockers?
Speriamo di sì! Se questi figli d’arte hanno ereditato anche solo una parte del talento dei genitori, il futuro del rock è più che assicurato. Tutti gli occhi sono puntati su di loro e sulle loro band emergenti. Chissà se questi giovani artisti seguiranno le sonorità paterne oppure se proveranno a sperimentare nuovi generi e tecniche. Di sicuro i loro cognomi importanti sono un’arma a doppio taglio: sicuramente avvantaggiati dalla popolarità genitoriale ma anche costantemente sottopressione perché in competizione con i loro stessi padri. Non è sicuramente una scelta facile quella di proseguire la carriera paterna ma, con un occhio al passato e uno al futuro, sono certa che questi young rockers faranno parlare presto di sé!
Trujillo, Slash, Weiland: un trio di padri orgogliosi!
Cosa succede quando i figli d’arte di Robert Trujillo, Slash e Scott Weiland si incontrano? Nulla di che, creano solo una super band dal sound simile a quello dei Velvet Revolver! I tre giovani artisti hanno già pubblicato del materiale e bisogna ammettere che il talento non manca. Sicuramente i loro celebri papà saranno molto orgogliosi: il gruppo si chiama Suspect208 e sono pronti per il rock!
Formazione
Alla voce abbiamo Noah Weiland, figlio del cantante degli Stone Temple Pilot, al basso il giovanissimo Tye Trujillo, potente e talentuoso quindicenne che nella sua breve vita può già vantare una collaborazione con i Korn. Da notare invece la scelta del figlio di Slash, London Hudson che ha deciso di non proseguire la tradizione paterna ma di sedersi alla batteria. Una scelta coraggiosa ma decisamente azzeccata: il ritmo di London è carico e degno dell’energia della chitarra del padre. Il ruolo di chitarrista è affidato a Nico Tsangaris, unico componente del gruppo a non avere un albero genealogico regale, ma che ha avuto l’opportunità di lavorare nello studio del divino Tommy Lee, polistrumentista noto come lo spettacolare batterista dei Motley Crue.
La giovane band dei figli d’arte ha già lanciato un singolo dal titolo “Long awaited” e hanno promesso di uscire presto con nuova musica. In bolla al lupo Suspect208, che il rock sia con voi!