Festival di Sanremo 2021: le pagelle della seconda serata

Le pagelle dei brani presentati dai 13 Big durante la seconda serata del Festival di Sanremo

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Festival Di Sanremo 2021

La seconda serata del Festival di Sanremo 2021 si è appena conclusa. Tra ospiti e momenti di varietà (anche evitabili) abbiamo ascoltato gli altri 13 Big in gara con i loro inediti. Molte conferme, qualche delusione e molti brani non particolarmente coinvolgenti hanno caratterizzato la serata. Il tutto si pone in soluzione di continuità con l’apertura. Alte aspettative ma pochi brani che riescono a colpire veramente nel segno con una gara che si prospetta essere molto fiacca. La classifica generale della giuria demoscopica non ci ha rivelato particolari sorprese, riconfermando soltanto ciò che già che abbiamo visto nelle scorse ore. Un Sanremo giovane che, dal punto di vista musicale, sembra non ci creda abbastanza. Ovviamente non è un giudizio definitivo dato che le canzoni avranno bisogno di molti più ascolti per essere assorbite a pieno.

Per ora vi lasciamo con le pagelle delle 13 canzoni presentate nella seconda serata del Festival di Sanremo 2021.

Dal tradizionalismo di Orietta Berti all’ imprevedibilità dello Stato Sociale

  • Orietta Berti (Quando ti sei innamorato) – VOTO: 6

Un tuffo nella storia della canzone italiana. Un mondo di tradizione, per una ballad in crescendo che mette in evidenza la grande estensione vocale di Orietta Berti e le sue capacità interpretative. Nonostante questo risulta essere un pò una nota stonata rispetto ad un Festival dinamico e giovane.Una macchina del tempo che ci porta ai bei tempi del bel canto italiano.

  • Bugo (E invece si) – VOTO: 5

Il testo è valido e autobiografico ma l’esibizione non tanto. Con una intonazione molto precaria e una messa in scena che convince ancora meno, Bugo non riesce ad arrivare. Una canzone che non viene assolutamente valorizzata ma che anzi perde valore. Un Aiello 2.0. Di nuovo, un pò meno. 

  • Gaia (Cuore Amaro) – VOTO: 6+

Un pò spagnoleggiante, un pò urban ma di una ripetitività sconvolgente. Il brano funziona soprattutto in vista dei passaggi radiofonici. Entra in testa immediatamente. Lei riempie il palco con un’ottima prestanza scenica. Un testo un pò banale ma con una ritmica che trasporta. Bene, ma si poteva fare di più. 

  • Lo Stato Sociale (Combat Pop) – VOTO: 7

Un macello incredibile. Nel senso positivo del termine. La canzone è nel classico stile stato sociale, proponendo qualcosa di diverso ma allo stesso tempo simile a “Una vita in vacanza”. Divertenti, occupano il palco e portano all’Ariston una ventata di aria fresca che profuma tanto di Elio e Le Storie Tese. 

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Dalla potenza espressiva de La Rappresentante di Lista al folk punk degli Extraliscio

  • La Rappresentante di Lista (Amare) – VOTO: 7+

Una bella canzone che al primo ascolto può non convincere a pieno. Un ritmo in crescendo che coinvolge di ascolto in ascolto. Un manifesto di una band che chi conosce il mondo indipendente italiano non può che apprezzare. Funziona, è orecchiabile  e coinvolge ad ogni ascolto di più. Punta ad avere un discreto successo anche nelle radio grazie ad un ritmo che ti rimane attaccato addosso. Promossa.

  • Malika Ayane (Ti piaci così) – VOTO: 8

Una canzone non facile. Come sempre Malika Ayane risulta essere sofisticata e ricercata anche nella più semplici melodie. Il brano è ritmato in grado non solo di far pensare (dopo un attento ascolto) ma anche di far ballare. Le strofe sono un continuo crescendo fino al ritornello nel quale la Ayane mette in mostra tutte le sue capacità vocali e la sua forza interpretativa. Magnifica.

  • Ermal Meta (Un Milione di cose da dirti) – VOTO: 9

Una poesia d’amore in musica sulle note delicate di un pianoforte che accompagna la voce quasi soffiata di Ermal Meta. Il cantautore Italo-albanese porta sul parco dell’ Ariston il suo stile nel modo più elegante e raffinato possibile. Una ballata emozionante, romantica e intramontabile. Probabilmente uno dei brani più sanremesi in gara, ma con un tocco di personalità dato dalla riconoscibilissima scrittura del cantautore. Esecuzione sopraffina. Una sicurezza.

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Ermal Meta durante la sua esibizione
  • Extraliscio ft. Davide Toffolo dei Tre Allegri Ragazzi Morti (Bianca Luce Nera) – VOTO: 6+

La tradizione si lega al punk e al folk. Divertenti e coinvolgenti, con una base non banale e che strizza l’occhio alla realtà delle balere. Un omaggio con un brano coinvolgente ma che probabilmente non verrà apprezzato da tutti. Sicuramente non sarà un successo radio, ma ha dato modo di portare sul palco dell’Ariston qualcosa di diverso. Particolare.

Da Random a Willie Peyote

  • RANDOM (Torno a te) – VOTO: 4,5

Ennesima canzone d’amore strappalacrime, con un testo dalla banalità sconcertante. Probabilmente fino a qualche anno fa ad uno come Random sarebbe stato quasi impossibile arrivare all’ Ariston. Il brano è molto fiacco e l’esibizione del rapper napoletano non aiuto a valorizzarlo. Dimenticabile. 

  • Fulminacci (Santa Marinella) – VOTO: 7-

Un brano che si fa ascoltare. Fulminacci porta a Sanremo 2021 una canzone classica dai toni che ricordano tanto il cantautorato italiano dei bei tempi andati ma con un tocco di innovazione e modernità. Porta a casa l’esibizione, ma ci aspettavamo di più dagli standard a cui ci ha abituati. Bravo, ma da risentire. 

Fulminacci sul palco dell’Ariston
  • Willie Peyote (Mai dire mai/La Locura) – VOTO: 8,5

Forse il brano più interessante della serata dal punto di vista della scrittura. Dalla citazione iniziale a Boris, fino alla profonda critica alle difficoltà del  settore dello spettacolo durante l’emergenza sanitaria, Willie Peyote piazza un brano d’impatto dalla ritmica divertente e dal testo intelligente. Un pò Gabbani, un pò Daniele Silvestri e un pò una personalità straripante che si nota fin dal primo secondo. Uno dei pochi brani  in grado di colpire già dal primo ascolto. 

Festival di Sanremo 2021: un finale fiacco

  • Giò Evan (Arnica) – VOTO: 4

Una serie di fotografie compongono una canzone pop standard. Niente di particolare, ma le potenzialità del brano vengono totalmente oscurate da una performance che punta ad essere intensa ma diventa la parodia di sé stessa. L’esecuzione di basso livello e il pessimo audio non aiutano a mettere in evidenza i punti di forza del brano. Giò Evan ci mette la sua cifra, ma non funziona a dovere. 

  • Irama (La Genesi del tuo colore) – VOTO: 6,5

Nonostante le difficoltà del caso, Irama è in gara. Un brano ballabile che sicuramente avrà un incredibile successo appena sarà messo a disposizione delle radio. Elettronica e pop si fondono creando un buon prodotto, ma che non arriva più di tanto. 


Sanremo 2021: le pagelle della prima serata


Festival di Sanremo 2021: la serata delle cover

Nella puntata del 4 Marzo si terrà la cosiddetta serata delle cover. Durante la serata vedremo l’alternarsi dei protagonisti (alcuni in duetto e alcuni no) che ci porteranno sul palco grandi classici della musica italiana. La terza puntata del Festival di Sanremo 2021 andrà in onda questa sera dalle 20.40 su Rai 1.

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