Eric Clapton trascorse una notte d’inferno quando lo arrestarono per una storia di droga. Era il marzo del 1968 e il chitarrista si trovava in tour negli Stati Uniti insieme ai Cream.
Eric Clapton: cosa accade nel marzo del ’68?
In quella notte del ’68 accadde che la polizia interruppe una jam session che stava avendo luogo nella casa della fidanzata di Stephen Stills. Gli agenti, allertati dai vicini, si erano recati sul posto per via del forte rumore generato dagli amplificatori dei chitarristi. Una volta sul posto, la polizia scoprì che una discreta quantità di droga presente in casa. Quel che accadde in seguito è intuibile: gli agenti arrestarono tutti i presenti. All’epoca Eric Clapton aveva appena 23 anni. In men che non si dica si ritrovò in manette e, subito dopo, in tenuta da galeotto. L’accaduto viene riportato fedelmente all’interno del libro di Chris Welch: “Clapton: The Ultimate Illustrated History”.
Eric Clapton: l’incidente
Eric Clapton racconta l’accaduto di quella notte folle. Ecco il racconto del musicista inglese: “Mi lasciarono i miei stivali rosa e mi misero in una cella insieme con tre Pantere Nere. Era come se fossi un punk. Ho dovuto continuare a parlare e spiegare loro che ero inglese e non capivo davvero cosa stesse accadendo. Dissi loro che ero un chitarrista blues e che mi piacevano Willie Dixon, Muddy Waters, Bo Diddley e Chuck Berry. Funzionò. Li calmò un poco. Penso che fossero lì da tre o quattro anni. C’era un ragazzo che aveva chiesto la cauzione tutti i giorni per sette anni, ma nessuno aveva mai pagato per lui”.
Il rilascio
Gli agenti rilasciarono Eric Clapton dopo una condanna per disturbo della quiete pubblica, un’accusa contenuta. “Una notte come quella fu l’inferno. È una buona idea portare i giovani delinquenti in prigione per mostrare loro com’è“.