Era una festa. Una celebrazione dei suoi 90 anni, compiuti a Novembre. Che sarebbe stato un concerto straordinario lo sapevano tutti quanti. A Cracovia e non solo. Ennio Morricone ha colpito ancora e continuerà a farlo fino agli ultimi concerti in Italia, in primavera.
La Tauron Arena di Cracovia, nella parte adibita al concerto (quasi 3/4 dell’arena) era piena. E tutti si aspettavano un concerto di un paio di ore. Molti sono venuti dall’Italia per vedere il Maestro dirigere. E lui, Ennio Morricone, non ha deluso nessuno. Non si è risparmiato in nulla, ne in qualità e scelta dei pezzi eseguiti, di cui non si conosceva scaletta, perché la cambia ad ogni data del tour, ne in bis alla fine.
Ha suonato musiche che hanno accompagnato grandi registi e melodie meno note, ma sempre molto emozionanti. Più di qualcuno ha dovuto usare fazzoletti di carta per mascherare le lacrime d’emozione. Tutti, ma proprio tutti, hanno voluto registrare con il cellulare almeno un brano, per averne un pezzo, un ricordo, per dire “io c’ero”.
Sentire suonare l’orchestra della Repubblica Ceca diretta da Morricone dal vivo fa vibrare ogni fibra del corpo. Non si resta fermi ad ascoltare, si resta senza respiro per paura di disturbare. Anche le canzoni accompagnate da un tenore e da un soprano, hanno tolto il fiato. L’acustica resa perfettamente dall’Arena ha contribuito alla magia del suono. Eravamo tutti lì, sul palco. E come tutti da bambini, sabato sera, abbiamo sognato di dirigere quell’orchestra.
E’ difficile pensare che il Maestro abbia deciso di chiudere la carriera, non perché non ne abbia diritto, a 90 anni ci mancherebbe altro. E’ proprio difficile immaginare chi, ora, comporrà come lui, ci emozionerà quanto lui. Chi riuscirà a rendere immortali certi brani come ha fatto lui.
Nel frattempo, vi lascio le mie registrazioni. Non sono fatte con tecnologia eccellente, ma da un semplice cellulare. Ma sono certa vi faranno capire l’atmosfera e sognare per un pochino.