Dolomhate pubblicano il loro album di debutto: Happy ending suicide

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Otto brani dall’animo cupo compongono il primo concept album dei DolomHate. Una storia di dolore mentale e fisico che passa dai diversi stadi della follia e si conclude con la peggiore delle soluzioni. Vediamo insieme qualcosa di più di questo controverso album di debutto.

Cos’è il progetto “DolomHate”?

E’ un nuovo progetto musicale nato dalle ceneri della precedente band “Full Leather Jackets!, formatasi nel 2013 a Pieve di Cadore, dall’idea di Giovanni Svaluto e Ivan Tabacchi. In seguito ai diversi cambi di formazione e il sound rinnovato, che da un classico heavy metal si è spostato verso i più decisi suoni del thrash metal, i membri del gruppo hanno deciso di porre fine al progetto passato per reinventarsi nei DolomHate. La nuova formazione ha recentemente rilasciato Happy Ending Suicide, il debut album, anticipato di singoli Blood Must Have Blood e l’ultimissimo Naked Disguise. 


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Naked Disguise

Opening track dell’ album e secondo singolo estratto, rappresenta il primo stadio di follia del protagonista, in cui si rende conto che c’è una nuova parte di sé che sta prendendo il controllo.

The Fire Beyond the Fall

In questa traccia l’alter ego del protagonista ormai è sempre più potente e dominante e decide di prendere in mano le redini della situazione per cominciare a giocare secondo le sue regole.

Socially Critical

La trasformazione è completata, l’alter ego “malvagio” ha vinto ed ora avverte, compiaciuto, della sua pericolosità, pianificando le prossime mosse per colpire dove fa più male.

Blood Must Have Blood

La vendetta che si realizza nel modo più violento. Il brano è un susseguirsi di atti cruenti e istintivi, l’unica cosa che può dare un certo tipo di sollievo all’animo del tormentato protagonista. Il pezzo è stato scelto come singolo di debutto della band.

Mad Men

La nuova personalità ha ormai pieni poteri e arruola orde di nuovi alleati, un nuovo esercito di persone guidate unicamente dalla follia e dal caos con l’intento di attaccare e intimidire la società.

I Tried

Ultimo sprazzo di lucidità del soggetto, l’ultimo colpo di coda di una personalità ormai completamente in balia della pazzia, qui cerca di spiegare le motivazioni che l’hanno portato ad essere ciò che è ora.

Phobetor’s Night

Quando ti abbandona anche il sonno, tutto ciò che ti circonda diventa cupo, oscuro, i demoni ti sembrano reali e tu sei lì, inerme, paralizzato nel letto ad assistere a questo tetro spettacolo.

Happy Ending Suicide

A conclusione della storia la title track, scelta non a caso.
Il protagonista ha ottenuto ciò che voleva, giusto o sbagliato
che sia. Rimane solo un ultimo tassello nel puzzle, incidere un bel sorriso nella propria gola per concludere l’ultimo capitolo.


Streaming Spotify di Happy ending suicide


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