I musicisti men in black

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E’ risaputo che la maggior parte dei musicisti, in particolare quelli classici, quando suonano sono soliti vestirsi tutti di nero. Ma come mai questa usanza? Scopriamo insieme i motivi per cui, a seconda dello stile di musica che si va a sentire, cambia anche l’abito dei musicisti che suonano.

Come mai i musicisti si vestono sempre di nero?


Quando le orchestre suonavano per famiglie nobili o ecclesiastiche all’inizio del XVIII secolo, proprio come gli altri “inservienti” della famiglia, indossavano un’uniforme e quell’uniforme era generalmente uno smoking con cravatta nera. E’ importante puntualizzare che nel XVIII secolo solo agli uomini era permesso suonare in un’orchestra, pertanto il problema ”vestiario” non era così rilevante dal momento che potevano tutti mettersi giacca, pantaloni e cravatta uguali. Quando poi le donne iniziarono a suonare in orchestre professionali, intorno alla metà del XX secolo, la loro uniforme sul palco seguì naturalmente l’esempio portato dagli uomini. Motivo per cui la maggior parte delle musiciste piò indossare lo smoking al femminile, un elegante abito nero o una gonna, o ancora camicia bianca e pantaloni neri.


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Le opinioni odierne sul dress code dei musicisti


Per noi che viviamo nel XXI secolo potrebbe sembrare una cosa noiosa ma soprattutto cupa da indossare su un palco, dove si potrebbe risaltare la propria figura con colori più accessi e abiti più stravaganti. Ma in realtà l’obbiettivo, dal XVIII secolo in avanti, nell’indossare l’abito bianco o nero è quello di indossare un vestiario elegante e classico ma, cosa più importante, quello di non attira alcuna attenzione “non necessaria” sui musicisti. Qui sta l’argomento cruciale: gli orchestrali vestono di nero perché il pubblico vuole prestare attenzione alla musica, non a loro. Molti amanti della musica classica credono infatti che non dovrebbe esserci assolutamente nulla in grado di distrarre dalla musica, nemmeno gli artisti stessi.

I musicisti dietro all’orchestra



Suonare in un’orchestra è uno sforzo di gruppo. L’unico artista di scena che non dovrebbe vestirsi in bianco e nero in un concerto di musica classica è il solista. Il solista è l ‘”ospite speciale” della serata, il bellissimo faro su cui concentrare l’attenzione. Ma allora ci domandiamo se il pubblico vuole concentrarsi solo sul suono creato dall’orchestra, e non sullo spettacolo visivo, perché non ”nascondere” completamente i musicisti? Perché non metterli nella fossa della band, come in qualsiasi opera o produzione di teatro musicale? La risposta è che il pubblico di un concerto di musica classica si diverte a guardare i musicisti esperti al lavoro. È infatti impressionante e si ha la possibilità di apprezzare appieno la musica, guardando le dita muoversi sui singoli strumenti musicali e l’interazione che nasce tra i musicisti stessi nel suonare insieme.

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