Dave Grohl, leader dei Foo Fighters, ricorda la tragica fine del leader dei Nirvana. Intervistato, Grohl ha parlato di Kurt Cobain, condividendo ricordi e sensazioni.
Dave Grohl: cosa ha detto su Kurt Cobain?
Intervistato da Dermot O’Leary nel corso di una puntata di Reel Stories, programma della BBC, il leader e frontman dei Foo Fighters ha raccontato il complicato periodo seguito alla morte di Kurt Cobain. I Nirvana erano al culmine della fama. Il grunge faceva faville. Il leader dei Nirvana si tolse la vita nell’aprile del ’94, interrompendo il sogno che la band stava vivendo. “Non avevo un piano”, ha dichiarato Grohl. “Quando il tuo mondo viene scosso così profondamente, ti svegli ogni giorno pensando: chi sono? Dove sono? Cosa sto facendo?”.
Dave Grohl: il ricordo di quei momenti difficili
“Ricordo, il giorno dopo la morte di Kurt, quanto fosse strano svegliarsi sapendo che non c’era più, e che era passato un altro giorno”, ha continuato Dave Grohl. “Una cosa del tipo: bene, cosa farò oggi? È allora che mi sono reso conto di dover rifare tutto per la prima volta. Voleva dire che se mi facevo una tazza di caffè, pensavo: questa è la prima tazza di caffè che bevo da quando Kurt è morto. Poi mi vestivo per uscire e pensavo: questa è la prima cosa che mi metto dopo la morte di Kurt. E via così. Sinceramente non so quanto è durato: sarà stato per mesi e mesi”.
Come è uscito dall’empasse
Ad aiutare Dave Grohl è stata l’etica trasmessagli dai genitori, in particolare da sua madre. “Sono stato cresciuto da un’insegnante di una scuola pubblica, e il loro stipendi sono bassissimi. È una cosa criminale. Vedevo mia madre che bruciava gli stipendi direttamente in spese. Succedeva che tagliassero il riscaldamento, il telefono o l’elettricità. Ci sono state sere in cui ci si chiedeva: ‘Cosa c’è per cena? Abbiamo due uova. Panini con uova strapazzate. Questa è l’etica del lavoro che mi è stata trasmessa, e che mi ha fatto rendere conto che per sopravvivere dovevo lavorare”.