Crisis In Six Scenes: la serie tv di Woody Allen

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Crisis In Six Scenes

La serie

CRISIS IN SIX SCENES è stata una serie tv statunitense prodotta per la stagione 2016, composta da soli sei episodi. La serie è stata commissionata dalla casa di produzione Amazon Studios e distribuita ovunque sia disponibile il servizio Amazon Video.

La particolarità che rende storico questo serial è che si tratta della prima serie televisiva diretta da Woody Allen, il quale l’ha anche creata ed interpretata come personaggio protagonista. Il celebre regista per l’occasione ha scritto tutti e sei gli episodi, divenendo praticamente il factotum dello show.

La produzione dello show è stato un percorso più tortuoso del previsto, in quanto Allen era molto restio a cimentarsi in un’opera a puntate per la televisione, accettando alla fine solo al termine di un corteggiamento estenuante e probabilmente di “un’offerta indecente” (si vocifera da 15 milioni di dollari) da parte di Amazon (e nello specifico del boss Jeff Bezos). Sin da subito il regista cult però si mostrò perplesso, magari pentendosi della scelta fatta, definendo il lavoro molto arduo e difficile da portare a termine. Vista la fatica nel realizzare la serie, al termine delle riprese Woody Allen affermò con convinzione che si sarebbe trattata di una sola stagione, alla quale non ci sarebbe stato un seguito, data la già enorme difficoltà nel trovare un’idea valida per i sei episodi diretti.

Crisis In Six Scenes: trama

Crisis In Six Scenes è ambientata nella città amata dal regista, New York, negli anni sessanta, in pieno periodo di guerra del Vietnam, in cui negli Stati Uniti scoppiavano le rivolte pacifiste dei liberali, e c’era dunque aria di rinnovamento. Il protagonista, un semplice scrittore di pubblicità, si ritrova coinvolto a modo suo nel momento in cui una fuggitiva ragazza rivoluzionaria si intrufola in casa sua, facendo aderire ai suoi ideali la moglie dell’uomo e il ragazzo ospite in casa loro. Da lì in poi, l’anziano protagonista farà di tutto per liberarsi della ricercata, perseguitato dall’ansia e dalla paura di essere arrestato come complice della giovane…

Lo show è un incontro tra serie tv e sit-com, in quanto ha l’incipit del serial, ma con episodi compressi nella durata di 23/24 minuti, timing tipico di una situation comedy.

Al contrario della maggior parte degli show Amazon, dotati di originalità e coraggio, Crisis In Six Scenes si dimostra ben presto un progetto antiquato per i canoni della tv moderna, insomma un modo di dirigere non al passo coi tempi.

La serie sarebbe anche simpatica, Woody Allen funziona come personaggio e anche la moglie (Elaine May) è ben caratterizzata, il tutto in un contesto comico che suscita curiosità ed ilarità. A non funzionare è lo scarso impegno nella sceneggiatura, nel poco interesse ed approfondimento nell’affrontare le tematiche degli anni ’60 che pur dovrebbero essere al centro dello show, e la scelta della co-protagonista, una non propriamente attrice Miley Cyrus che fa quel che può senza però risultare travolgente come avrebbe dovuto essere visto il ruolo. Insomma la critica ha sostanzialmente bocciato il serial, sottolineando come Alley sia un “animale” da cinema che non dovrebbe più avventurarsi nel piccolo schermo, come d’altronde lui stesso ha ammesso.

Il cast

Protagonisti sono dunque Woody Allen (svogliato alla regia in questa sua opera, ma tenero in veste di attore) e Miley Cyrus (la hippie ribelle), affiancati da Elaine May (la convincente moglie di lui), nonché da John Magaro e Rachel Brosnahan (la giovane coppia che fa da sottotrama alla storia).

Crisis In Six Scenes rappresenta un evento più unico che raro, la prima e presumibilmente ultima incursione televisiva del mito Woody Allen, uno show non di certo indimenticabile ma comunque da vedere per i suoi innumerevoli fan.

Woody Allen

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