Con Marche Palcoscenico Aperto il teatro non si ferma

Parte il primo progetto italiano per il settore dello spettacolo ai tempi dell'emergenza sanitaria. Il teatro continua online

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Con Marche Palcoscenico Aperto le attività di spettacolo non si fermano, nemmeno ai tempi dell’emergenza sanitaria. Se le attività di teatro chiudono, quelle in versione digitale continuano ad esserci. Per questo arriva nelle Marche il primo bando nazionale per presentare un’idea realizzabile sul web, smartphone e telefono. E’ la risposta concreta della Regione e Amat allo stop imposto dal Governo per le attività teatrali dal vivo.

Chi sono i destinatari di Marche Palcoscenico Aperto?

Lanciamo una sfida per permettere ai mestiere del teatro di non fermarsi“. Lo spiega Gilberto Santini, direttore artistico Amat alla presentazione del progetto Marche Palcoscenico Aperto insieme all’assessore alla Cultura Giorgia Latini e al Presidente della Regione Francesco Acquaroli. “La regione stanzia 120 mila euro per un bando rivolto a compagnie singole e singoli artisti, senza limiti di età”. I destinatari saranno i professionisti che lavorano nei settori della musica, danza, prosa e circo contemporaneo. Ad eccezione di coloro che per l’anno 2020 ricevono i contributi ordinari del Fondo Unico per lo Spettacolo.

Nello specifico i progetti verranno presentati all’indirizzo [email protected], non oltre la data di 23 Novembre. Ogni soggetto (artista o compagnia) può presentare soltanto 1 progetto. Il contributo massimo concedibile ai progetti selezionati è di € 5.000,00. Gli spettacoli dovranno essere realizzati completamente dal soggetto proponente e concludersi entro il 31 maggio 2021.La giuria di Marche Palcoscenico Aperto sarà presieduta da Gemma Di Tullio, responsabili del Teatro Pubblico Pugliese, da Federica Patti, esperta di teatro digitale e dal direttore Santini.

Acquaroli: “Crediamo nella cultura come strumento di crescita

“Con Marche Palcoscenico Aperto vogliamo aiutarli a non mollare e intendiamo lanciare un segnale. Infatti crediamo nella cultura come strumento di crescita, consolidamento e apertura della società”, fa sapere Acquaroli. Nelle Marche sono circa 6mila le persone che operano nel settore dello spettacolo dal vivo. E un giro di affari di oltre 41milioni di euro, per una ricaduta annua stimabile attorno ai 300milioni.

Infine l’assessore alla Cultura aggiunge: “Siamo i primi in Italia a rispondere alle esigenze della categoria. E ci sono arrivati messaggi da altre regioni che vogliono clonare il nostro progetto. E’ un aiuto concreto per tenere viva la loro scintilla di passione. Con Marche Palcoscenico Aperto, Regione e Amat si distinguono in cultura e teatro.

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