Chef Rubio attacca duramente Salvini, ecco il motivo

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Un malore giustificato

Ieri sera, a Porta a Porta condotto da Bruno Vespa sono stati ospiti di un duello di record di ascolti Matteo Salvini e Matteo Renzi. I due, con 40 minuti a testa, si sono scontrati in un vero e proprio botta e risposta dicendone di tutti i colori. È giusto dire che sui social network c’è chi si è schierato dalla parte di Renzi e chi dalla parte di Salvini. Molti sono anche i commenti di personaggi famosi che hanno giudicato e detto la propria in merito a questo scontro televisivo.

Subito dopo lo scontro, Matteo Salvini avrebbe accusato un dolore per delle coliche renali. Questa problematica ha condotto il leader della Lega a recarsi in un ospedale. C’è chi però non crede assolutamente a questa versione dei fatti. Stiamo parlando di Chef Rubio che, non ha mai nascosto, la sua miscredenza nei confronti di Matteo Salvini.

Lo Chef Rubio attacca duramente Salvini

Se lo chef Rubio attacca duramente Salvini è perché vuole che quest’ultimo mostri il referto dell’ospedale. Ma per quale motivo gli richiede ciò? Semplicemente perché ci sarebbe, da parte sua, la volontà di dubitare che realmente Salvini si sia recato in ospedale per un malore.

A prescindere dalle simpatie e antipatie politiche, non sarebbe il caso di pubblicare un referto medico sui social network per giustificare uno status di salute. Salvini ha affrontato il duello con Matteo Renzi da Bruno Vespa e il malore lo avrebbe accusato dopo e non prima. Per quale motivo avrebbe dovuto creare il finto malore? La domanda ha una risposta scontata.

Quota 100

Se Chef Rubio attacca duramente Salvini è perché non ha mai nascosto la sua antipatia nei confronti del leader della Lega. C’è da dire che, Salvini nel duello contro Matteo Renzi, ha evidenziato come la quota 100 non debba essere modificata.

Sulla stessa linea di pensiero di Salvini, c’è anche Luigi Di Maio. Anche quest’ultimo è convinto che sia un vero toccasana affinché gli italiani possano raggiungere la pensione anticipatamente liberando tanti posti di lavoro.

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