Caroline Polachek: Pang – Recensione album

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Potresti conoscere o non conoscere Caroline Polachek, ma sicuramente hai sentito la sua musica. Nel 2008, con la sua ex band le Chairlift è arrivata agli occhi del grande pubblico quando il loro singolo di successo “Bruises” è diventato la colonna sonora di uno spot per iPod. Lei è anche l’autrice e produttrice del brano “No Angel”, di Beyoncé. La sue voce pacata e le canzoni semplici compongono un album con grandi collaborazioni il guru dell’R & B Blood Orange e l’icona pop sempre crescente Charli XCX .

Ora, a più di dieci anni dal suo inizio nel settore della musica, Caroline Polachek debutta come artista solista per mostrare al mondo tutto ciò che ha con il suo nuovo album seducente e accattivante dal titolo Pang .

Per tutta la sua durata, Caroline Polachek si alterna con grazia da meditazioni languide e intense di riverbero a pop stravaganti e ottimisti. Canzoni come “The Gate” e “Insomnia” mostrano l’artista in una mentalità più rilassata e contemplativa, ma le cose iniziano a scaldarsi in seguito con “So Hot You’re Hurting My Feelings” con la sua gioia ottimista. In “Hit Me Where It Hurts”, Caroline raggiunge un punto speciale tra questi due estremi e il risultato è sicuramente uno dei momenti più memorabili del progetto. “Door” fa cantare l’artista sul disorientante e unicamente umano sentimento di inseguire ciecamente un desiderio senza sapere se lo raggiungerai mai.

L’album termina con “Parachute”, brano lento e riflessivo, riportando gli ascoltatori a terra dopo averli sollevati ripetutamente. Questa sensazione non fa che aumentare la straordinaria versatilità di Pang . È bello vedere Caroline Polachek provare a diventare un’artista pop indipendente, e questo album rende possibile che un giorno l’artista diventi un nome familiare a tutti nel mondo musicale. Voto 4/5

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