Caroline è il nome della divisione della Universal Music dedicata ad artisti ed etichette indipendenti. La notizia è di queste ultime settimane: collaborerà con la Universal Capitol Music Group e con la Virgin, qui riconvertendosi in Virgin Music Label & Artist Services.
Caroline, dove avverrà la riconversione?
La Caroline vedrà una riorganizzazione con il nuovo nome negli USA, nel Regno Unito, in Francia, in Germania, in Spagna e in Giappone, ma per il momento non in Italia. I suoi uffici apriranno a Miami, Los Angeles e Città del Messico nelle operazioni condivise con la filiale spagnola. Nel Regno Unito invece saranno coordinate da Vanessa Higgins, che insieme a Michael Roe e Jim Chancellor riferiranno al CEO di Universal UK, David Joseph. Per la Spagna e la Francia saranno promossi a capo Tina Adams (Berlino) e Thomas Lorain (Parigi). Per il Giappone, alla guida di Caroline Japan ci sarà Hirokazu Tanaka, sotto la supervisione del CEO di Universal Music Japan Naoshi Fujikura.
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Caroline e Universal, le reazioni
“Siamo entusiasti di annunciare il potenziamento di questo iconico marchio musicale come nuovo modello per la distribuzione globale e i servizi di etichetta” ha dichiarato Lucian Grainge, CEO del Gruppo Universal. “Abbiamo unito gli impareggiabili team esecutivi regionali di UMG a risorse dedicate e ai migliori servizi e tecnologie disponibili, per aiutare a promuovere partnership a lungo termine e garantire il successo globale alla prossima generazione di etichette indipendenti e talenti artistici. Nel complesso, questo lancio globale rappresenta un’importante evoluzione della nostra strategia per essere un acceleratore e un partner vitale per i migliori artisti e imprenditori indipendenti”.
Soddisfazione alla Virgin
Questo invece il commento di Richard Branson, fondatore della Virgin. “Sono orgoglioso che mezzo secolo dopo aver aperto il nostro primo negozio di dischi indipendente a Londra, il nome Virgin Music continui ancora a oggi a rappresentare i migliori imprenditori, innovatori e artisti del mondo della musica”.
Paralleli illustri
I servizi dedicati alle realtà indipendenti stanno acquisendo sempre più importanza nei grandi gruppi internazionali. Questo avviene anche a fronte dei grandi cambiamenti del mercato globale. All’inizio di febbraio, ad esempio, la Sony Music aveva fatto sapere di aver acquisito due società controllate da Kobalt. Si trattava della publishing company AWAL e della società di intermediazione Kobalt Neighboring Rights: il tutto alla modica cifra di 430 milioni di dollari.