Prima di tutto, iniziamo con lo spiegare cos’è la cancel culture. Prendiamo un esempio dell’anno appena trascorso, il film Via col Vento. Oggi lo definiremmo un film razzista, senza però considerare l’epoca in cui nacque, nella quale purtroppo lo schiavismo era la regola. Ecco perché in molti definiscono la cancel culture sbagliata.
Cancel culture: qual è l’opinione in merito?
Bisogna innanzitutto fare una precisazione. Il dibattito sulla cancel culture ha molto più impatto sul web, dove sono nati fior di dibattiti per difendere l’una o l’altra tesi. La dimostrazione è l’ultimo di questi, riguardante il film Grease, definito “razzista” e “omofobo”. Detto questo, diamo uno sguardo ad un’intervista rilasciata da Rowan Atkinson, l’inossidabile mr Bean, a Radio Times. L’attore ha espresso il suo punto di vista sulla cancel culture, com’è ovvio pensare, affatto positivo. “Il problema che si riscontra online è che c’è un algoritmo che decide cosa vogliamo vedere, una cosa che finisce per dare origine a una visione semplicistica, binaria della società. E diventa tutto un caso di ‘o sei con noi o contro di noi’. E se sei contro di noi, meriti di venir cancellato. E’ importante essere esposti ad un ampio spettro di opinioni, mentre quello che abbiamo oggi è l’equivalente digitale delle folle medievali che andavano in giro in cerca di qualcuno da mettere al rogo. E’ spaventosa questa mafia virtuale, e mi riempie di angoscia per il futuro” ha affermato.
Rowan Atkinson, mr Bean e gli altri ruoli
L’intervista ha naturalmente virato anche su altri argomenti, come il ruolo più celebre dell’attore britannico. “Non mi piace molto interpretare mr Bean”, ha commentato a sorpresa “Il peso della responsabilità è notevole. E’ stressante, estenuante e non vedo l’ora che finisca. Ma dato che abbiamo realizzato una serie animata, siamo nelle fasi iniziali dello sviluppo di un film animato. Per me è più facile interpretare mr Bean a livello vocale che fisico”. Ha continuato poi parlando di un altro suo personaggio, Blackadder, protagonista della serie omonima nata negli anni Ottanta. “Se devo essere onesto, non mi piace alcun processo creativo, con una sola eccezione rappresentata da Blackadder. Principalmente perché la responsabilità di rendere quella serie incredibilmente divertente ricadeva sulle spalle di più persone, non solo sulle mie. Ma va anche detto che Blackadder era figlia dell’energia creativa che avevamo negli anni Ottanta. Replicarla trent’anni dopo non sarebbe affatto semplice”. Qui sotto troverete il link dell’intervista completa, realizzata nel 2018 in occasione del lancio del film Johnny English Colpisce Ancora.
Via col Vento cancellato da HBO Max