Caetano Veloso il virtuoso

Il genio rivoluzionario

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Caetano Veloso il virtuoso è dal mio punto di vista il più azzeccato aggettivo per un maestro di questa portata. Caetano Veloso il virtuoso è indubbiamente uno dei più grandi maestri della scuola brasiliana, con le sue meravigliose atmosfere e magiche sonorità ha fatto sognare il mondo.

Il virtuoso Veloso innovatore

La grandezza di Caetano Veloso risiede soprattutto nell’aver dato una nuova fiamma alla musica tradizionale brasiliana, scrivendo come compositore brani innovativi e raffinati.

Caetano Veloso la rivoluzione del virtuoso

Caetano Veloso il virtuoso

Caetano Veloso nel 1968 era molto legato ai moti studenteschi che sconvolsero il mondo. Si è sempre mostrato ribelle alle abitudini ed ai valori consolidati. Un rifiuto per i formalismi che lo ha portato dapprima a rifugiarsi nell’arte nutrendosi di ogni cosa avesse un messaggio onesto e intellettualmente elevato. Inizialmente fu attratto dal cinema, in particolare dal neorealismo italiano.

Fellini e Gilberto gli aprono la strada per il virtuosismo

Fu Federico Fellini e la sua “La strada” a segnare la formazione pittorica, filosofica e musicale di Caetano Veloso. Ma fu Joao Gilberto e la bossa nova ” a catalizzare gli elementi detonatori di una rivoluzione musicale e di pensiero che esplose a metà degli anni ’60.

Il virtuoso amato

Caetano Veloso il virtuoso

Caetano Veloso racconta quegli anni ’60 con la saudade che solo un brasiliano può esprimere: dalle riunioni quasi carbonare per elaborare il manifesto del movimento tropicalista, all’esordio musicale con la canzone “Alegria, Alegria”, dove ruppe la tradizione a partire dal vestito marrone a scacchi con sotto un dolcevita di un arancio intenso, invece del quasi obbligato smoking. Quel brano era anche i simbolo della rivolta artistica contro la dittatura militare brasiliana, che Veloso ha sempre ovviamente osteggiato.

Caetano Veloso il virtuoso e l’esilio forzato

Esiliato forzatamente in Inghilterra con Chico Buarque per aver contrastato il regime dittatoriale, Veloso incide a Londra numerosi dischi che esprimono la sua grande nostalgia nei confronti del suo Paese. Il ritorno in patria è un vero trionfo ed una grande rivincita. Scrive il brano capolavoro “Um Indio”, un inno alla liberazione di un popolo oppresso diventando di fatto un vero eroe nazionale.

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