Bloodthirsty: un film che non convince

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Bloodthirsty è un film horror del 2020. Questa pellicola tenta di dare nuova luce al tema della licantropia volgendola al femminile. È un intento apprezzabile, per dare un punto di vista un po’ diverso dal solito. I film a tema licantropesco sono nella stra grande maggioranza unilaterali. Il lupo è quasi sempre un uomo. Ed è quindi bello vedere un tentativo di mostrare anche una versione orientata al “gentil sesso”. Ma riesce nel suo intento? Bloodthirsty è un buon film? Purtroppo la risposta non può essere totalmente positiva. Questo prodotto ha dei difetti ben ravvisabili. Non siamo davanti ad una porcheria eclatante ( diciamo ai livelli de La lupa Mannara di Rino de Silvestro). Tuttavia, pur non essendo uno sgorbio, non funziona bene per più di un motivo.

Bloodthirsty: i problemi del film

La protagonista di Bloodthirsty è una cantante pop che soffre di allucinazioni, nelle quali si trasforma in una bestia. Un giorno trova un produttore dal passato losco che promette di produrre il suo nuovo album. Con la sua ragazza andrà nell’isolata casa del misterioso uomo, sperduta nei boschi. Questa è su pergiù la sinossi del film. Trama abbastanza semplice. Ma il problema non sta nel soggetto. È lo sviluppo che soffre di una struttura zoppicante. Bloodthirsty è un film con tre problemi essenziali: un eccessiva lentezza, scarsa fantasia orrorifica ed e mancanza di climax.

Un film poco incalzante

Bloodthirsty è un film che dura poco. Possiede una lunghezza di un ora e venti. Positivo. Un minutaggio ridotto può essere un bonus. Purtroppo in questo caso la brevità è sciupata in toto. Sulla durata complessiva, si deve aspettare cinquanta minuti per arrivare al punto. Cinquanta minuti di lungaggini e pochissimi spunti interessanti. Il risultato è la noia. Qua e la ci sono dei brevi istanti horror che compaiono tentando di dare uno scossone. Ma sono pochi e poco incisivi. Bloodthirsty un film di ottanta minuti, ne perde circa cinquanta senza aver ancora concluso niente. E l’attenzione dello spettatore si è ormai persa.

Bloodthirsty : un film a cui manca la scintilla

Bloodthirsty è un film privo di tensione. Nei cinquanta minuti di deserto iniziale, non ci sono intuizioni interessanti. Non ci sono elementi che creino particolare interesse. Nonostante la bella location, non c’è atmosfera. È un horror. Quindi lo spettatore si aspetterebbe emozioni forti. Paura, Ansia, Angoscia, tensione. Qui mancano tutte. Un colpo di reni c’è solo nei venti minuti finali, dove il film si sveglia dal suo torpore. Ma comunque non offre chissà quale brivido. Bloodthirsty è piatto. Sa di poco. Mancano momenti di Climax. La scansione degli eventi è sbilanciata. La progressione zoppa della pellicola conduce a non pochi sbadigli.

Bloodthirsty non lascia il segno

Bloodthirsty è un film che non impressiona sotto nessun punto di vista. L’unica nota di merito risiede nella protagonista, che ha un volto molto espressivo. Per il resto è un prodotto senza infamia ne lode. E questo è forse il problema più grave. Non c’è traccia di fantasia orrorifica. Nessuno sprazzo di creatività. Nessun momento iconico o di particolare impatto. Manca una scena che rimanga scolpita nella mente. Bloodthirsty non ha nulla che faccia dire: “mi ricorderò di questo film”. Così è come sparare a salve. Non fa centro. Un aggravante la si attribuisce al trucco del licantropo. Una proposta che sembra un mix tra i vampiri di Buffy e i lupi di Teen Wolf. Un look decisamente anonimo. E le scene di trasformazione sono insapore. Non disgustano e non spaventano.

Conclusioni

Bloodthirsty è un film che spreca una succulenta occasione. Si è gettata alle ortiche la possibilità di proporre un buon film di licantropi al femminile. Le opzioni c’erano. Bastava un po’ di creatività e poteva uscire un film capace di dire qualcosa. Ma con amarezza si può dire che non è andata così. Un altro titolo che passa e va, cadendo nell’oblio della notte. Meglio optare per i classici. Si spera che questo non sia l’ultimo tentativo. Magari in un prossimo futuro uscirà un prodotto che saprà destare interesse. Nel mentre optate per altro ( In compagnia dei lupi è un ottima opzione).

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