Festa del Cinema, premio alla carriera per Bill Murray: “Abbiate cura di Roma”

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Consegnato ieri il premio alla carriera a Bill Murray, tra interruzioni, ritardi e colpi di scena. A consegnare il premio all’attore, uno dei registi che ha segnato la carriera di Murray, Wes Anderson.

L’arrivo di Bill Murray alla Festa del cinema di Roma ha segnato sicuramente uno dei momenti cardine di questa quattordicesima edizione. Murray è infatti uno dei nomi più noti nel panorama internazionale insieme a quello di Scorsese, che sbarcherà alla Festa domani con il suo “The Irishman”. L’attesissimo protagonista di “Ghostbusters” non ha perso tempo per far parlare di sé. La conferenza stampa prevista nel primo pomeriggio di ieri è stata infatti annullata “perché Bill è ancora in pigiama in albergo”, come spiega imbarazzato il direttore artistico del Festival Antonio Monda. Ad un mostro sacro come Murray si perdona tutto, in qualche modo.

Non contento, Murray si fa desiderare anche all’incontro con il pubblico, nella sezione “Incontri Ravvicinati”, previsto per le 17.30 di ieri e iniziato circa 40 minuti più tardi. Un ritardo che però non spegne l’entusiasmo del pubblico che acclama l’arrivo sul palco di Murray e di Wes Anderson al suo fianco. L’incontro sarà tutto tranne che noioso, come non era difficile immaginare, intervallato inoltre da spezzoni dei film più noti ed amati tra quelli della carriera di Bill: “Ghostbusters”, “Quel treno per il Darjeeling” e “Lost in translation” per citarne alcuni.

L’inaspettato arrivo sul palco di Frances McDormand, moglie di Murray sullo schermo in “Moonrise Kingdom”, diretto da Anderson stesso. Dopo essere letteralmente saltata sul palco, l’attrice (appollaiata sulle gambe di Murray) dichiara: “Sono qui per te, perché tu ci sei sempre stato per me”.

Iniziano i primi “problemi”: la conversazione in inglese è talmente fluida da non dare la possibilità alla storica traduttrice Olga Fernando di tradurre la conversazione, scatenando le ire di molti fra il pubblico, che fossero essi giornalisti o pubblico pagante. “Siamo americani aggressivi, mettetevi di fianco a qualcuno che parli inglese e fatevi tradurre da lui” scherza Murray, che per tutto l’incontro motteggia la traduzione divenuta a quel punto intermittente.

Murray ringrazia John Belushi per essere stato fondamentale nella prima parte della sua carriera e Wes Anderson, Sofia Coppola e Jim Jarmush nella seconda. Ed è proprio quello di Jarmush uno dei saluti speciali via video che riceve Murray durante la premiazione. Il regista (con cui Murray ha girato “Broken Flowers” e il recentissimo “I morti non muoiono”) dichiara nel video: “Bill Murray meriterebbe un premio a prescindere dalla sua carriera, soltanto per essere Bill Murray”. Speciale è anche il saluto dell’attrice Tilda Swinton che da un campo di minigolf in Scozia saluta Murray augurandogli delle belle “vacanze romane”.

L’incontro finisce con un’inaspettata dichiarazione con cui Murray accetta e riceve il suo premio alla carriera: “Roma è una straordinaria città, ma il lavoro è stato fatto da persone straordinarie prima di voi e ora a voi spetta rispettare e custodire quel lavoro, ogni giorno. Io mi sento così nei confronti della mia carriera.”

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