Adam Lambert: “Velvet” – Recensione album

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Adam Lambert, il talentuoso cantautore noto come attuale frontman della rock band Queen (e uno dei più famosi concorrenti di “American Idol” di tutti i tempi) ha pubblicato il suo quarto album in studio solista chiamato “Velvet“. E come suggerisce il titolo, è liscio e chic come lo stesso artista. Lambert è ben noto per la sua sfarzosa teatralità, la gamma vocale e l’incredibile capacità di trasformare spontaneamente qualsiasi spettacolo dal vivo in uno spettacolo visivo.

Avevamo già sentito con un’anteprima delle prime sei canzoni di questo nuovo disco, da quando Lambert ha pubblicato la prima metà dell’EP ‘Velvet: Side A nel settembre 2019. Basandoci solo su quelle canzoni, sapevamo che Adam stava andando verso la direzione di un suono più retrò, funky, ma allo stesso tempo fonendo con suoni più moderni e produzione new-age per rendere l’esperienza dell’ascolto più avvincente.

Non molte persone riescono a mescolare suoni vintage degli anni ’70 con vibrazioni brillanti e futuristiche, ma Lambert riesce a portare avanti l’impresa con stile. Non cercare oltre il singolo ‘Roses’ che presenta il lavoro di Nile Rogers, di Chic e della fama di ‘ Get Lucky ‘ per avere un’idea di questo nuovo suono.

“Mi sento nostalgico / e so di non essere il solo” canta Lambert sulla title track del disco, “Velvet”, che è un banger vintage contagioso con un coro altissimo. Descrivendo l’album come “Tredici slinky numeri per catturare l’atmosfera, “il suono risultante è fresco, cremoso, liscio e senza sforzo. Adam trasuda fiducia su tutte e 13 le canzoni, sostenute dalla sua crescente maturità e autenticità come cantautore.”New Eyes” è un brano sognante e fluttuante che sembra quasi di sospendere l’ascoltatore in un bozzolo vellutato. “Superpower” è un altro singolo che presenta una linea di basso e il marchio di fabbrica del cantante, gloriose note alte.

Anche la produzione di questo album è eccezionale. “Overglow” è un pezzo magico, mentre “Closer to You” è una ballata di pianoforte che si trasforma gradualmente in uno sfogo trascendente pieno di emozioni. “Loverboy” è una traccia funk i cui toni sessuali e la pirotecnica vocale avrebbero reso orgoglioso Prince.

“On The Moon” è un brano lento, sensuale e pieno di sentimento, mentre ‘Love Don’t è un altro groover epico euforico, sfumato anni ’80, che ti invita ad alzarti e a ballare tutta la notte. “Feel Something” più vicino all’album è un clamoroso promemoria di ciò che è davvero un cantante di talento. 

Tutto sommato, con il suono di questo ultimo album sembra davvero che Adam abbia voluto fare qualcosa di nuovo portando con se i suoni del passato per esprimere la sua vera voce interiore. Con “Velvet” Lambert si è senza dubbio superato con questa moderna fusione di rock, dance-pop, R&B, funk e disco-music. Voto 4/5

1 COMMENT

  1. Grazie Alessandro, per l’ottima recensione al nuovo e attesissimo album di Adam Lambert. Se solo i direttori delle radio nazionali potessero leggere le sue parole, magari lo trasmetterebbero anche in Italia.

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