Accadde oggi: muore Joe Strummer

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Joe Strummer, cantante

Un’improvvisa scomparsa

Il 22 dicembre di 17 anni il punk perse uno dei suoi più celebri e importanti esponenti che avevano reso grande la scena. Scomparve il cantante e musicista Joe Strummer a soli 50 anni d’età. Il celebre cantante leader dei Clash e dei Mescaleros venne colpito da un infarto nella sua casa nel Somerset.

Nato ad Ankara, in Turchia, il 21 agosto 1952, il suo vero nome era John Graham Mellor. A differenza di molti altri musicisti punk d’origine proletaria, Strummer era il secondogenito di un diplomatico inglese. Suo fratello maggiore David morirà in seguito suicida nel 1970. A causa del lavoro del padre visse in diverse parti del mondo quali Il Cairo, Città Del Messico e Bonn (Germania). Si trasferì in Inghilterra solo all’età di 9 anni.

Prima dei Clash: come nacque Joe Strummer

Innamoratosi della musica fin da giovanissimo, rimase presto attratto da generi quali il rock’n’roll, il folk, il R’n’B e il blues i quali lo accompegneranno per tutta la vita e che confluiranno molto spesso nella sua musica. Dopo alcune esperienze come busker (musicista di strada) con il nome d’arte di Woody, diventa il frontman del gruppo rock 101’ers e vive assieme agli altri componenti in una casa occupata. In quegli anni si ribattezza Joe Strummer, letteralmente Joe lo strimpellatore. Nel 1976 pubblicano il singolo “Keys To Your Heart” ma Strummer aveva già abbondonato la band per entrare nei The Clash. Nel 1981 uscì il loro unico LP intitolato “Elgin Avenue Breakdown”, ristampato poi nel 2005 con diversi inediti per volontà degli eredi di Strummer.

Gli anni dei Clash

La formazione storica dei Clash attiva dal 1977 al 1982: da sinistra Mick Jones, Paul Simonon, Joe Strummer e Nick “Topper” Headon

Folgorato dalla nascente scena punk e dalle performance live dei Sex Pistols, Strummer accettò l’invito del bassista Paul Simonon e del chitarrista Mick Jones ad entrare nella loro band: The Clash. Assieme ai Damned e gli stessi Sex Pistols rappresentano i nomi di punta della scena punk rock inglese di fine anni ’70, la cui importanza ha superato qualunque aspettativa. A seguito dell’entrata, nel 1977, del batterista Nicky “Topper” Headon”, la band ha iniziato un’esplorazione musicale che gli ha portati oltre il canonico stile punk.

Nella loro musica vennero inseriti elementi rockabilly, jazz, reggae, blues, funk e persino rap. Tutto ciò, unito ad un forte messaggio politico e di protesta presente nelle loro liriche, ha fatto si che i Clash diventassero una vera e propria istituzione all’interno della musica rock. Dischi quali “London Calling”, “The Clash” o “Sandinista!” rappresentano delle vere e proprie pietre miliari. Celebre è la definizione usata per descriverli: the only band that matters, l’unico gruppo che conti.

A seguito delle defezioni di Headon nel 1982 e di Jones l’anno seguente causate da grosse crisi interne, i restanti Strummer e Simonon proseguirono per altri due anni, con molta fatica, sotto la sigla The Clash prima di chiudere definitivamente un’importantissima pagina di storia.

Dai lavori da solista fino a Joe Strummer & The Mescaleros

Dal 1986 al 1995 Strummer si dedica alla composizione di alcune colonne sonore per il cinema, tra cui “Dritti All’Inferno” di Alex Cox in cui recita da protagonista. Collabora inoltre al secondo disco dei Big Audio Dynamite di Mick Jones, sancendo la pace con il suo ex socio. Nel 1989 pubblica “Earthquake Weather”, unica sua prova solista e, a seguito dello scarso successo, nei primi anni ’90 accompagna in tour i Pogues.

Un’immagine di Joe Strummer in concerto con i Mescaleros

La sua rinascita artistica e personale avviene nel 1995 quando fonda la band Joe Strummer & The Mescaleros assieme a diversi musicisti polistrumentisti e collaboratori di vecchia data. Rilasceranno tre album in studio, di cui l’ultimo, “Streetcore”, pubblicato postumo l’anno successivo alla sua morte. Rimane celebre uno degli ultimi concerti da loro tenuti il 15 novembre del 2002, a favore del sindacato dei pompieri, in cui per la prima volta dopo quasi vent’anni Strummer suona tre pezzi dei Clash assieme a Mick Jones.

Un anno dopo la sua morte Strummer e i Clash sono inseriti nella Rock And Roll Hall Of Fame. Occasione nella quale era prevista la prima esibizione della band dal 1982. Nel 2004 in Italia viene inaugurato il “Tributo Italiano a Joe Strummer” che si svolge ancora oggi. Nel 2008 il regista Julien Temple rende omaggio alla sua figura con il documentario “Il Futuro Non è Scritto – Joe Strummer”.

Simonon, Jones, Headon e Strummer alla serata della 46° edizione degli Ivor Novello Awards del 2001, premio dedicato a compositori e scrittori musicali. Fu l’unica occasione in cui la formazione storica dei Clash si riunì.

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