Bodies Bodies Bodies: la recensione

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Bodies Bodies Bodies è un thriller horror del 2022. Questa pellicola è un prodotto interessante, che possiede un buon numero di elementi positivi. In esso si trova una rielaborazione di alcuni classici espedienti alla Agatha Christie, in particolare il capolavoro “10 piccoli indiani”. Il flusso narrativo è scorrevole e la tensione cresce con il giusto ritmo, tenendo incollato lo spettatore allo schermo. Funziona tutto bene, a partire dalla location fino all’atmosfera ben congegnata. Sembra quindi andare tutto per il verso giusto, fino al finale. La conclusione lascia spiazzati. Nel senso buono? Non è cosa facile da determinare. alcuni potrebbero apprezzare; altri concluderanno la visione con un poderoso e tonante insulto che riecheggerà nella notte. Un epilogo che ,per chi lo conosce, potrebbe ricordare il classico “Pesce d’apriile “del 1986.

Bodies Bodies Bodies: Chi è stato?

Bodies Bodies Bodies si configura come un teen horror di stampo classico. Un gruppo di ragazzini che si ritrovano in una casa isolata per fare festa. E un omicidio che mette tutti sul chi va là. Ha un qualcosa dei tipici slasher adolescenziali, che si fonde con una struttura da giallo. Infatti sebbene ci sia un body count tipico degli horror con killer mascherato, questa figura fantasmatica non è presente. La pellicola lavora principalmente su una logica alla Cluedo, dove non si sa chi sia il killer, e tutti sono i possibili sospetti. La componente da giallo è preponderante nella struttura narrativa. Il fulcro non è l’assassino mascherato che bracca i giovani. Infatti non ci sono i classici stilemi linguistici tipici del genere, come le soggettive e i primi piani sulle mani guantate dell’omicida. È più un gioco di tensioni tra i personaggi. Tutti amici, ma che in realtà nascondono degli attriti profondi. E l’omicidio porta a galla ciò che è stato tenuto nascosto. L’efficacia del film risiede in questo. Un espediente in stile la Cosa, dove nessuno si fida di nessuno e tutti si incolpano a vicenda. Chi è il killer?

Quando l’atmosfera fa da padrona

Parlando del piano formale, a Bodies Bodies Bodies va fatto un plauso per l’atmosfera che sa costruire. La location, un villone isolato da tutto, seppure stereotipata funziona alla perfezione. Il classico temporale, espediente atmosferico stra abusato, non guasta mai. Il gioco di tensioni che si instaura tra i personaggi è ben gestito, anche se ,come al solito, si riesce ad intuire fin da subito chi saranno i superstiti. La fotografia è estremamente ben gestita e contribuisce a costruire un ambiente suggestivo ed adatto alla situazione. Insomma , questo è un film che funziona principalmente grazie alla sua costruzione formale, che sfruttando elementi stereotipati, crea un atmosfera da brivido.

E il finale?

Sul finale si possono spendere solo poche parole, per evitare spoiler. Chi scrive rientra nella categoria degli insoddisfatti. Ma dipende dai gusti. c’è chi saprà apprezzare il colpo di scena. Gli altri invece si sentiranno presi per il culo. Un peccato forse. Ma se si tralascia il finale, tutto il resto fa parte di un buon prodotto. È un buon film per teenagers, adatto ad una serata buia e tempestosa in pieno relax.

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