Dolls: la riscoperta della settimana

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Dolls è un film horror del 1987 diretto da Stuart Gordon. Talvolta nel sottobosco dei b movies si possono trovare delle piccole perle. È il caso di questa pellicola, che in pochi conoscono ma che meriterebbe maggiore attenzione. Quando si parla di horror con protagonista una bambola è inevitabile pensare a Chucky. Tutti pensano a Chucky. Ed è giusto, la bambola assassina è un personaggio fantastico. Tuttavia Dolls di Stuart Gordon è un prodotto che meriterebbe altrettanto i riflettori. Sebbene sia considerato un film di seconda categoria, è di lunga superiore ad altri titoli più noti usciti negli ultimi anni. Dolls ha un ottima atmosfera da fiaba nera, una location azzeccata, delle scene splatter memorabili. E per chiudere il cerchio possiede anche una morale di fondo, semplice ma non buonista. Insomma ha tutti gli elementi per essere considerato un cult.

Dolls: la fiaba nera di Stuart Gordon

Nel panorama horror degli anni ottanta il regno dei film di serie b ha generato una molteplicità di film di culto. Magari imperfetti. Ma che lasciano un segno. E i nomi da ringraziare sono due in particolare. Stuart Gordon e Brian Yuzna. I veri re dell’horror underground. La coppia che ci ha regalato i due film di Re-Animator. Grazie a loro abbiamo anche una perla come Dolls. Gordon impacchetta una piccola fiaba a tinte macabre, con un bel messaggio di fondo. Questo film non è solo un horror con le bamboline assassine. È un monito a ritrovare la nostra fanciullezza perduta. Ritrovare la giocosità e l’innocenza del nostro io bambino, come ci insegna Pascoli. Vedere il meraviglioso, con occhi luminosi di gioia infantile. In Dolls questo è il messaggio. Una fiaba con un significato, forse un po’ didascalico, ma che dona spessore a questa piccola pellicola.

Dolls è un horror semplice ma sfaccettato

Dolls ad un primo sguardo può sembrare una grossa cavolata. Ma sarebbe un gravissimo errore fermarsi all’apparenza. Sebbene la storia sia estremamente semplice, questo non è indice di banalità o semplicismo. Se si analizza il film nelle sue parti, con una lente, si noterà come esso sia ben strutturato. L’atmosfera fiabesca e fuori dal tempo è il primo buon risultato. Ma non manca l’ottima componente horror, qui molto ispirata, che ci regala scene iconiche ed indimenticabili. La location è azzeccatissima, così come l’utilizzo delle bambole come spauracchio. Le bamboline di Dolls sono i mostriciattoli perfetti, perché coniugano bene il binomio inquietudine e fanciullezza. Danno ottimi spunti orrorifici, ma contribuiscono anche alla costruzione della metafora fiabesca del film. Qui le bambole uccidono per un motivo ben preciso. Non perchè sono malvagie. Sono quasi dei paladini (inquietanti e pericolosi), che difendono i buoni ma che puniscono i cattivi. Insomma , non fermatevi ad uno sguardo superficiale, perché rischiate di perdervi un bellissimo prodotto.

Conclusioni

Dolls è un film che merita enormemente una riscoperta da parte del pubblico. Non va abbandonato nel dimenticatoio e nell’oblio oscuro e più profondo dei ricordi ormai perduti. Buttate via quelle cavolate di film di Annabelle e, dopo aver rivisto La bambola assassina, trovate un modo di recuperare questa bellezza. È un film che non può mancare nella vostra filmografia.

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