Fela Kuti concorre nella Rock and Roll Hall of Fame

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Quasi 30 anni dopo la morte di Fela Kuti il mondo della musica sta ancora rimpiangendo una perdita tanto importante. Per questo per consacrarlo per sempre l’artista è stato nominato a concorrere per un posto nella Rock & Roll Hall of Fame.


Chi era Fela Kuti?


Fela Antikulapo-Kuti era un musicista di indiscusso talento, tuttavia la sua musica è sempre stata prevaricata da altri aspetti inerenti la sua vita. Fela infatti era soprattutto noto come cittadino nigeriano attivista nel campo della lotta per la giustizia sociale. Riconoscimento che spesso finiva per oscurare la sua parte di talento musicale. Il suo personaggio pubblico di rinnegato culturale, iconoclasta incorreggibile e ribelle sociale ha infatti sempre attirato i primi titoli dei giornali. Lasciando poco spazio alla sua miscela di musica trance yoruba, armonie derivate dalla vita, dal funk e dal


jazz afroamericani



Fela era però anche un disadattato sociale e culturale durante i primi anni della sua carriera. Non stupisce quindi che, nonostante il talento musicale, fosse nella lista nera delle radio. I DJ che suonavano i suoi dischi erano infatti considerati coraggiosi e ribelli. Pronti a rompere gli schemi prestabiliti della musica degli anni 80. Inoltre non aiutava il fatto che le complesse composizioni musicali di Fela Kuti a volte durassero più di mezz’ora, il che rendeva la riproduzione nelle radio e nelle trasmissioni musicali praticamente impossibile, per non parlare poi delle case discografiche che ovviamente rifiutavano una durata tale di composizione musicale.

La sua nomination alla Rock and Roll Hall of Fame

Ebbene oggi, nonostante la poca notorietà, Fela Kuti è uno dei tanti nomi di spicco nominati per accaparrarsi un posto nella prestigiosa Rock and Roll Hall of Fame di quest’anno. Altri grandi nomi includono Tina Turner, Foo Fighters e Iron Maiden.
Dopotutto Fela Kuti era speciale e si è distinto per la sua musica, stile di vita e attivismo. Viveva pericolosamente, sfidando regimi militari brutali, con teppisti di strada come guardie del corpo.

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