L’ereditiera ha rilasciato un unico album anni fa, ma ogni tanto si dedica ancora alla musica pop. Ecco quindi I Blame You, il ritorno al microfono di Paris Hilton, rivolto inoltre a una buona causa.
Paris Hilton e la musica
Negli anni recenti si tende a rivalutare affettuosamente un sacco di elementi di pop culture dello scorso decennio, soprattutto femminili. Vi è un controverso ritorno di fiamma della saga di Twilight, la reunion di High School Musical durante la quarantena è stata un successone, e film come La Rivincita Delle Bionde, Sex & The City e Mean Girls ricevono nuove analisi, sempre più dettagliate, che li esaminano non più come commedie frivole per il pubblico generalista, ma come pietre miliari della cultura e influenze di massa. Anche la musica contemporanea, grazie a nomi come Rina Sawayama, Dorian Electra e Dua Lipa, inizia a riscoprire la figura della popstar. Momento ideale perché uno degli elementi più alieni, ma allo stesso tempo assonanti, della scena pop degli anni duemila facesse il suo grande ritorno. Paris Hilton, un nome una garanzia.
Una garanzia a livello di fama, certo, ma non necessariamente in campo musicale. Ed è un peccato, perché se c’è un aspetto della sua carriera da fenomeno mediatico che non ha pecche è il suo album pop-folktronica Paris, rilasciato nel 2006. Paris è uno specchio dei suoi tempi, sensuale e smaccatamente glam, e nonostante non sia ricordato come un classico della tecnica possiede ancora un ricco fanbase che lo ricorda con affetto e lo riscopre di quando in quando. Il progetto frivolo e vanitoso di una privilegiata ereditiera che non aveva di meglio da fare? Forse: ma un progetto piacevole all’ascolto, e in certi casi non serve altro. E Paris non se n’è dimenticata, come prova il suo singolo di comeback I Blake You.
I Blame You, pop estivo
I Blame You è una traccia pop, al cento per cento. Non si capisce quasi che cosa ci faccia in questo periodo dell’anno, perché non è per niente una canzone autunnale. Come la sua madrina Stars Are Blind, I Blame You rievoca piuttosto l’estate, con una sonorità leggera condita da un sottile, seppur percepibile, tocco di reggae. La voce di Paris, nonostante i palesi sostegni elettronici, fa ancora il suo degno lavoro. La signora Hilton non ha dimenticato cosa rendeva la sua musica piacevole, e la sua voce sottile e sensuale non ha perso troppo smalto da non funzionare. Alla console siede Lodato, dj di fama recente e dalla mano aggraziata. Alle spalle vanta alcune collaborazioni di spicco, come Julia Michaels in I Miss You, e un remix di Break My Heart di Dua Lipa.
Ma se tutto questo non è un sufficiente incentivo per provare I Blame You, sicuramente lo sarà la nobile causa che c’è dietro. Tutto il ricavato per I Blame You sarà infatti devoluto dalla Hilton in beneficenza, per l’associazione Breaking Code Silence. Si tratta di un progetto no profit dedicato alle vittime di abuso istituzionale, rivolto ad aiutare i giovani che cadono nella trappola di un sistema di affidamento spesso spietato e indifferente verso i loro bisogni. Un impegno insolito da parte di Paris Hilton, che pur non essendo estranea alle iniziative di carità non ha mai rivolto lo sguardo a questa. Vale dunque la pena almeno provare, perché dietro I Blame You c’è un progetto encomiabile da una figura ancora, anche se non come una volta, di primo piano.