Sta per concludersi la 77ma edizione della Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, e si apre il Toronto Film Festival, uno dei più importanti Festival cinematografici al mondo.
Il Festival di quest’anno in tempo di coronavirus, sarà un ibrido di proiezioni fisiche ed eventi virtuali. Tra il 10 e il 19 settembre, l’importante festival di cinema canadese includerà proiezioni di circa 50 film programma ridotto rispetto alle intenzioni per via della pandemia di coronavirus, con un’organizzazione soggetta all’approvazione dei funzionari sanitari della città e della provincia del Canada.
Il 46% delle registe sono donne. Il film d’apertura è ‘American Utopia’ di Spike Lee, adattamento cinematografico di David Byrne’s American Utopia on Broadway, lo spettacolo teatrale tratto dall’omonimo ultimo album di David Byrne.
Ripropone lo show che l’ex Talking Heads ha presentato all’Hudson Theatre di Broadway tra ottobre 2019 e febbraio 2020, quando tutte le attività di New York si sono interrotte per la pandemia. Fortunatamente Lee aveva già ultimato le riprese.
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Trama
American Utopia è un film concerto americano di prossima uscita diretto da Spike Lee, che consiste in una registrazione dal vivo di un’esibizione a Broadway di una versione modificata dell’album American Utopia di David Byrne composta da 11 musicisti.
La clip del film contiene anche un monologo di Byrne sulla natura della speranza: «Nonostante tutto quello che è successo e continua a succedere, c’è ancora una possibilità», spiega.
«James Baldwin ha detto: “Credo ancora che in questo paese possiamo fare qualcosa che non ha ancora fatto nessuno».
l’ex frontman dei Talking Heads ha trasformato la sua musica in un antidoto alle attuali divisioni americane.
L’ultima giuntura di Spike Lee porta tutta questa gioiosa arte scenica sullo schermo in una chiamata vitale per connettersi l’uno con l’altro, per protestare contro l’ingiustizia e, soprattutto, per celebrare la vita.
Spike Lee (Toronto Film Festival)
Spike Lee è nato ad Atlanta e cresciuto a Brooklyn. Il suo primo lungometraggio, She’s Gotta Have It (86), ha vinto il Prix de la Jeunesse a Cannes.
I suoi numerosi film includono School Daze (88), Do the Right Thing (89), Jungle Fever (91), Malcolm X (92), Clockers (95), Bamboozled (00), 25th Hour (02), Inside Man (06), Miracle at St.Anna (08), Chi-Raq (15), BlacKkKlansman (18) e Da 5 Bloods (20), e i documentari 4 Little Girls (97) e When the Levees Broke: A Requiem in Quattro Atti (06). American Utopia (20) di David Byrne è il suo ultimo lavoro.
Ha ricevuto 6 nomination e una vittoria agli Oscar di cui uno vinto per la sceneggiatura. Nel 2015 vince l’Oscar alla carriera.