Green Room – Recensione del thriller dal piglio politico

"Green Room" è un thriller dalle sfumature politiche ambientato quasi completamente in una stanza verde. Ecco la nostra recensione.

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“Green Room” è un film thriller del 2015, diretto e sceneggiato da Jeremy Saulnier. Il cast include Anton Yelchin, Imogen Poots, Alla Shawkat, Callum Turner ed altri interpreti. Si tratta di un film basso budget che non ha avuto una grandissima distribuzione cinematografica a livello globale, arrivando tuttavia ovunque nel mercato Home Video. Ciononostante, il suo incasso globale di 5 milioni di dollari ha permesso di superare la cifra spesa per produrlo, che ammonta “appena” a 3,5 milioni di dollari. Il regista ha dichiarato che l’idea è venuta fuori da una sua “fissazione” di girare un thriller in una stanza completamente verde: la trama architettata è soltanto un modo per mettere in scena questa idea.

TRAMA: Una band hard rock è costretta ad accettare l’incarico di esibirsi in un evento privato di neo-nazisti, nonostante l’idea non li faccia certo sprizzare gioia da tutti i pori. Appena dopo l’esibizione, tuttavia, i ragazzi assistono ad un evento terribile di cui diventano gli unici testimoni, e vengono per questo imprigionati all’interno di una stanza verde mentre i loro aguzzini decidono come è meglio procedere per evitare che tutto ciò venga a galla…

Recensione di Green Room

Quando si crea un film con un budget molto risicato sarebbe buona norma cercare di costruire una trama in cui debbano apparire meno personaggi e comparse possibile e si possa dunque concentrare i soldi a disposizione sul film in sé, senza dover spartire il bottino fra mille teste. Questo concetto non deve essere stato compreso appieno dal regista di “Green Room” che, quando ha dovuto escogitare un’idea per mettere in scena un film di genere thriller quasi tutto ambientato in una stanza verde con un budget molto basso, lo ha fatto nel peggior modo ossibile: raccontando la storia di una band che, per forza di cose, deve esibirsi davanti ad un pubblico di decine e decine di comparse.

Per questa ragione il magro budget è velocemente sperperato e rimane poco materiale da mettere in scena per creare un film accattivante, capace di tenere incollati allo schermo: gli espedienti molto alla buona che vengono escogitati funzionano poco, e la regia troppo lenta e la recitazione molto sottotono non aiutano. In definitiva abbiamo davanti un film che poteva avere mordente ma non ne ha, che poteva dare molti messaggi di stampo politico ma insiste troppo poco su questa componente, un’opera che poteva dare tanto e non riesce a dare nulla.

Come guardarlo

“Green Room” andrà in onda stasera, 11 aprile 2020, in seconda serata su RAI 4. L’opera è disponibile anche in streaming su alcune piattaforme. Di seguito il trailer.

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